'Vietato studiare, vietato insegnare' verra' presentato giovedi' 27 al mused
Roma, 24 feb. - La limitazione della liberta' introdotta con le leggi razziali colpi' anche il mondo della scuola, perche' privare i cittadini del diritto all'istruzione voleva dire privarli del futuro e allontanarli dalla comunita' a cui appartenevano. Vincenza Iossa e Manuele Gianfrancesco hanno analizzato quel periodo storico studiando le leggi, i decreti, gli atti amministrativi che hanno dato concreta attuazione, tra il 1938 e il 1943, alla decisione del governo Mussolini di escludere gli studenti, gli insegnanti e tutti gli altri lavoratori di razza ebraica dal mondo dell'istruzione e dall'istituzione educativa e culturale.
'Vietato studiare, vietato insegnare' verra' presentato giovedi' 27 febbraio, dalle ore 15 alle ore 17, presso il 'Museo della scuola e dell'educazione Mauro Laeng' (Piazza della Repubblica, 10), a Roma.
Ad aprire i lavori sara' Lorenzo Cantatore, direttore del MuSEd, che lascera' poi la parola alla professoressa di Storia della Scuola e delle Istituzioni educative, Francesca Borruso, al professore Ordinario di Storia contemporanea e Presidente della Comunita' di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo, e Luca Tedesco, professore associato di Storia contemporanea. Saranno presenti anche i curatori del volume, Vincenza Iossa e Manuele Gianfrancesco, che hanno condotto un'accurata attivita' di ricerca presso la biblioteca Luigi De Gregori del ministero dell'Istruzione.
(Red/ Dire)