Indossato braccialetto blu simbolo rispetto reciproco
Roma, 17 feb. - Un braccialetto con un nodo blu e' stato indossato dagli alunni dell'istituto comprensivo 'Portella della Ginestra' di Vittoria (Ragusa) per dire no alla violenza, durante la Giornata Nazionale del 7 febbraio, contro il bullismo ed il cyberbullismo.
L'iniziativa ha fatto parte della campagna 'Un nodo blu - Le scuole unite contro il bullismo', promossa dal ministero dell'Istruzione ed ha visto i bambini partecipare al convegno moderato dal segretario provinciale di Assostampa Gianni Mole' e presieduto dalle autorita' locali, tra cui: il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza; il commissario straordinario di Vittoria, Filippo Dispenza; il dirigente del compartimento della polizia Statale e delle Comunicazioni 'Sicilia Orientale', Marcello La Bella, la psicologa Maria Concetta Pappalardo.
L'incontro e' rientrato nel percorso didattico sull'educazione alla cittadinanza di cui e' referente la professoressa Eliana Tolaro. "Prendersi cura di se stessi, degli altri e dell'ambiente- ha affermato la dirigente scolastica Daniela Mercante- promuovere forme di cooperazione e di solidarieta' sono obiettivi irrinunciabili della nostra scuola, per costruire il senso di legalita' e sviluppare un'etica della responsabilita'. Valori che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l'impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla quotidianita' a scuola".
Dalla cura e dal buon uso degli spazi scolastici alle prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, gli alunni dell'istituto siciliano sono chiamati al senso della responsabilita' e della partecipazione attiva. La preside sottolinea, inoltre, l'importanza dello studio e della conoscenza della Costituzione italiana: "I nostri alunni- ha aggiunto- imparano a riconoscerne e a rispettarne i valori. Vanno tutelati i diritti inviolabili di ogni essere umano, il riconoscimento della pari dignita' sociale, il dovere di contribuire in modo concreto alla qualita' della vita sociale, la liberta' di religione e le varie forme di liberta', incluso il diritto della parola in ciascun alunno, attraverso la conoscenza di una corretta conversazione.Tutto questo contribuisce a dare un valore piu' largo e consapevole ad essere parte integrante della comunita' scolastica che si basa su regole condivise, rivolte a prevenire e regolare eventuali conflitti".
Durante l'incontro, gli alunni hanno presentato le nuove uniformi scolastiche: una felpa blu che in un gioco di parole tra bullo e bullone, 'Se il bullo va smontato perche' il bullone va attrantato (avvitato)?' rientra nella campagna di sensibilizzazione contro il bullismo.
(Red/Dire)