La dirigente dell'istituto: Stiamo pensando a riorganizzare rientro
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 27 apr. - In attesa che arrivi un decreto a chiarire come dovranno essere riorganizzate le scuole in vista della riapertura di settembre, c'e' chi inizia gia' a pensare ad ipotetiche soluzioni per i propri alunni. Per la dirigente scolastica dell'istituto per sordi 'Magarotto' le difficolta' aumentano. Oltre alla normale gestione degli studenti, infatti, la preside Isabella Pinto deve preoccuparsi anche di trovare soluzioni per i circa 50 studenti che risiedono nel convitto della scuola e per gli alunni non udenti, ai quali e' impossibile richiedere l'uso della mascherina.
"Spero che al piu' presto si riesca a brevettare una mascherina che non si appanni quando si parla. Per quanto ci stiamo sforzando di comprendere le loro necessita', per loro non e' facile- ha spiegato la dirigente- Intanto abbiamo sviluppato un decalogo rivolto ai docenti, proprio su indicazione degli alunni, per fa si' che i ragazzi capiscano bene le videolezioni. Gli assistenti alla comunicazione sono sempre presenti e facilitano la comprensione agli studenti, ma per i sordi la situazione e' penalizzante".
Immaginare la riapertura delle attivita' scolastiche, quindi, impone diversi interrogativi alle scuole italiane. I dirigenti sono alle prese con la sanificazione dei locali e l'introduzione di igienizzanti nei corridoi delle scuole, ma a questo bisognera' accompagnare un costante lavaggio delle mani e il distanziamento sociale, la misura piu' difficile da attuare. "Ci stiamo prefigurando diversi scenari a seconda della fascia d'eta'. Per i piccoli della scuola dell'infanzia e della primaria stiamo pensando di svolgere le lezioni all'aperto, nel nostro giardino- commenta Isabella Pinto- ma sempre facendo un orario ridotto e continuando con la didattica a distanza, cosi' potremo lavorare a turni. Certo, anche nel loro caso non so quanto sia possibile usare la mascherina. Quando di solito li vado a salutare mi vengono tutti in braccio, e chiaramente questo non si potra' piu' fare".
Per i ragazzi della scuola secondaria, invece, la preside immagina una divisione delle classi per gruppi di 7-8 studenti che potrebbero ruotare sfruttando le aule piu' grandi. Chi risiede nel convitto, invece, avra' a disposizione stanze con due posti letto al massimo, che verranno pulite e igienizzate con frequenza. "Non sara' semplice, e spero in un organico straordinario che possa aiutarci- aggiunge la dirigente- intanto stiamo facendo corsi di aggiornamento per utilizzare al meglio i nuovi strumenti didattici. È una vera e propria rivoluzione copernicana".
(Red/Dire)