Intervista a due esperti dell'equipe formativa territoriale del Lazio
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 13 apr. - La crisi che stiamo vivendo ha trascinato la scuola in un processo di digitalizzazione forzata. Una trasformazione imposta e immediata, che inevitabilmente ha causato e continua a causare molti disagi all'attivita' didattica. Se quindi e' fondamentale prendere in considerazione le problematiche che le scuole si sono trovate davanti da un giorno all'altro, e' anche importante chiedersi cosa restera' di questo processo quando l'emergenza sara' passata.
L'accelerazione digitale produrra' anche dei benefici a lungo termine? Ne sono convinti Eugenio Casanova e Patrizia Testa, membri dell'Equipe Formativa Territoriale del Lazio, intervistati da Diregiovani. Ogni regione italiana ha un'equipe attiva dall'inizio di quest'anno scolastico, con un tempismo decisamente fortunato. Infatti il loro mandato e' quello di svolgere attivita' di formazione digitale per i docenti, consulenze informatiche e diffusione delle iniziative del Piano Nazionale Scuola Digitale. Un'attivita' che evidentemente e' diventata fondamentale con l'emergenza. "Adesso anche il nostro lavoro e' cambiato- ha detto Eugenio Casanova- ci concentriamo soprattutto sulle attivita' di consulenza per la configurazione delle piattaforme per la didattica a distanza e organizziamo webinar di formazione per le scuole, anche a partire dalle loro esigenze specifiche".
Dopo aver analizzato le varie complicazioni che le scuole hanno dovuto affrontare, la discussione si e' concentrata sulla questione del divario digitale, cioe' la disparita' fra chi puo' accedere alle tecnologie informatiche e chi no, sia in termini di disponibilita' economiche per acquistare i dispositivi utili, sia di competenze necessarie. Infine gli esperti hanno risposto, appunto, alla domanda sui possibili benefici indotti da questa trasformazione. "Sono assolutamente convinta che quello che sta succedendo avra' degli effetti positivi a lungo termine- ha risposto Patrizia Testa- perche' tutto cio' che stanno apprendendo i docenti, i dirigenti, le famiglie e gli studenti diventera' un grande bagaglio digitale per il futuro".
È dello stesso parere anche Eugenio Casanova, che ha sottolineato come questo bagaglio potra' incentivare il cosiddetto 'blended learning', cioe' un approccio misto in cui didattica in presenza e a distanza si potenziano a vicenda. "Oggi molte scuole iniziano a parlare di 'didattica della vicinanza' piu' che di 'distanza', perche' lo scopo e' proprio quello di creare virtualmente una vicinanza che ora manca fisicamente.
Sicuramente alcune di queste innovazioni saranno mantenute a fine emergenza e ne giovera' la produttivita' e l'efficacia organizzativa delle scuole".
"Penso che assisteremo a molte sperimentazioni delle scuole, sia per la didattica che per il coordinamento interno- ha commentato Patrizia Testa- credo che si apriranno moltissime strade interessanti".
Il video e' disponibile qui: https://youtu.be/oj6Kp1CXkFE (Red/Dire)