Al via il progetto per una citta' senza 'ndrangheta
Roma, 30 set. - "Appena arrivato a Reggio Calabria mi sono reso conto che uno dei problemi fondamentali era cercare di fare qualcosa per trattenere nella loro terra i ragazzi e dargli una prospettiva, fagli capire che qui c'e' una possibilita' di fare qualcosa. Questo lo possiamo fare soltanto essendo vicini ai giovani, facendogli capire che noi siamo dalla loro parte, sostenendo le attivita' che vorrebbero intraprendere per questa citta'". Cosi' il questore di Reggio Calabria Maurizio Vallone, alla presentazione del progetto 'A-ndrangheta, progettiamo una citta' senza crimine', rivolto a tutte le 32 scuole secondarie della provincia di Reggio Calabria.
"Il progetto molto articolato- ha aggiunto Vallone- non si tratta piu' di andare a fare una conferenza singola o sporadico in una scuola, ma dedicheremo un tutor della Polizia ad ogni scuola di secondo grado della provincia di Reggio Calabria.
Questa figura li affianchera' e li guidera' in un percorso di legalita'. Faremo entrare i ragazzi all'interno dei luoghi delle istituzioni, nell'aula del Consiglio regionale e del Consiglio metropolitano, con progetti e testi normativi realizzati dagli stessi studenti con una loro proposta di citta' senza illegalita', senza crimine".
Ogni scuola potra' realizzare un proprio progetto: dalla videosorveglianza, all'illuminazione stradale, al recupero o alla creazione di aree verdi fruibili. "Di questi progetti, grazie al supporto di una commissione, valuteremo quelli piu' realizzabili e a maggio- ha precisato il questore di Reggio Calabria- decideremo quali possono essere portati avanti e poi saranno gli studenti insieme ai tecnici ad elaborare un testo normativo da portare nelle aule consiliari".
Il progetto, illustrato nell'aula magna dell'Universita' Mediterranea di Reggio Calabria, prevede il coinvolgimento di 32 istituti scolastici, 64 docenti e 128 studenti interessati quali referenti delle scuole, 32 tutor della polizia di Stato, e 480 esperti che parteciperanno agli incontri organizzati tra la polizia e gli studenti, che si svolgeranno nei primi sei mesi dell'anno scolastico appena iniziato.
Le materie interesseranno: bullismo, i reati informatici e la violenze tra i giovani, violenza di genere, criminalita' organizzata, droga, l'alcool e la ludopatia e per la sicurezza stradale e ferroviaria, coesistenza. Per la realizzazione del progetto e' stato scelto il metodo comunicativo dei social network, creando attraverso la piattaforma facebook un gruppo di interazione tra gli studenti e i tutor, nonche' un profilo instagram denominato unacittasenzacrimine.
Il progetto ha avuto la piena adesione dell'Ufficio scolastico regionale calabrese, rappresentato per l'occasione dal direttore provinciale di Reggio Calabria Maurizio Piscitelli, del Consiglio regionale della Calabria, della Citta' metropolitana di Reggio Calabria, della Corte d'Appello di Reggio Calabria e delle Procure della Repubblica di Reggio Calabria, Locri e Palmi.
Inoltre, della Commissione parlamentare antimafia, dell'Universita' degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, del garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Calabria, del Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria, dell'associazione Libera contro le mafie e dell'osservatorio regionale sulla violenza di genere.
(Red/Dire)