Pescara, lezione speciale con Admo per studenti 'Di Marzio-Michetti'
Splendiani: Mio fratello la mia rinascita, con un gesto salvate una vita
Roma, 30 set. - Una lezione speciale per gli studenti dell'Itis Di Marzio-Michetti di Pescara, che hanno trascorso la giornata con l'Admo, l'Associazione donatori midollo osseo, e con la responsabile della sezione di Pescara Mara Iannacone che ha loro ricordato come "diventare donatori di midollo osseo significa regalare un sogno a chi e' colpito da una malattia difficile, la leucemia, e che ha una possibilita' in piu' di trovare nel mondo una persona compatibile che puo' salvargli la vita".
L'occasione e' stata la giornata promossa nell'ambito della Settimana Internazionale Donatori di midollo osseo organizzata per gli studenti della Di Marzio dal vicepreside Giuliano Natale, che ha voluto come testimonial il musicista pescarese Carlo Splendiani, oggi 46enne, trapiantato di midollo nel 2011 per sconfiggere la leucemia che lo aveva colpito per la seconda volta. E' stato proprio lui ad aprire i lavori raccontando la sua esperienza ricordando la scoperta della malattia nel 2006 e di quel "mondo che ti crolla addosso" con la sua ricomparsa nel 2011.
"La leucemia- ha detto- e' ricomparsa piu' cattiva di prima e a quel punto i medici hanno capito che poteva salvarmi solo un trapianto di midollo osseo, facendo scattare la ricerca di un donatore compatibile, un'impresa tutt'altro che facile perche' i donatori sono ancora troppo pochi e le percentuali di compatibilita' ancora meno". La sua 'fortuna', cosi' l'ha definita, e' stata il fratello Alessandro, compatibile al 50%. I rischi erano tanti, ma "e' a lui che devo la mia rinascita.
Durante i giorni trascorsi nella camera sterile, solo, senza alcun contatto col mondo esterno fatti salvi i saluti da un vetro, ho scritto un brano, 'Chimera', ispirato proprio alla battaglia contro la leucemia e alla speranza di guarigione.
Quando l'ho eseguito in pubblico, una volta terminata la fase di ripresa dal trapianto, l'ha sentito un produttore che ha deciso di lanciare il singolo e mi ha dato l'occasione di incidere il mio primo Cd da solista. Ai ragazzi lancio il mio appello: fatevi avanti, un vostro semplice prelievo di sangue puo' salvare la vita a chi, come me, ha avuto la sfortuna di incrociare il proprio cammino con una malattia subdola, dalla quale pero', grazie alle cure piu' appropriate, si puo' guarire".
(Red/Dire)
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