Viaggio ricordo, studenti Lazio visitano scuola italiana in Croazia
Vicepresidente parlamento croato: Pola stravolta, ma ora multietnica
Roma, 28 ott. - Studenti delle scuole superiori del Lazio insieme ai loro coetanei di una scuola italiana in Croazia. L'incontro e' avvenuto nel liceo italiano 'Dante Alighieri' di Pola, dove i 120 ragazzi che stanno partecipando al Viaggio del Ricordo organizzato dal Consiglio regionale del Lazio hanno visitato il plesso che ospita 142 studenti.
"Per noi e' un evento memorabile- ha detto la preside, Debora Radolovic- La nostra istituzione educa all'arte della convivenza e della tolleranza, viviamo in una realta' croata ma proiettiamo gli studenti in una prospettiva europea. Vogliamo tutelare le minoranze e investire nell'istruzione. Il nostro impegno e' quello di mantenere viva la lingua e la cultura italiana. Siamo l'unica minoranza autoctona fuori dai confini dell'Italia".
Nella citta' istriana "c'e' tutto il percorso scolastico italiano fin dalla materna e ci sono corsi in italiano anche all'universita'". La prima scuola italiana in Istria, subito dopo l'annessione alla Jugoslavia, di quello che un tempo era territorio italiano, venne istituita nel 1947. Per la 'Dante Alighieri', invece, e' stato "l'allora presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, a deporre la prima pietra nel 1997- ha ricordato la preside- mentre l'inaugurazione avvenne nel 2001 alla presenza di Carlo Azeglio Ciampi e dell'allora presidente della Repubblica croata, Stipe Mesic".
La vicepresidente dell'Assemblea istriana, Tamara Brussich, ha voluto precisare: "Non metterei gli italiani nel sacco delle minoranze dell'Istria. Noi siamo parte integrante dell'Istria, siamo una comunita' nazionale autoctona e cosi' ci presentiamo alla Repubblica di Croazia e anche fuori".
Rivolgendosi agli studenti ha sottolineato che "il futuro e' qui, questi ragazzi saranno portatori non solo della lingua e della cultura italiana ma della convivenza, dell'amicizia e dello spirito di crescita di questa Europa che ne ha tanto bisogno".
Il vicepresidente del Parlamento croato, Furio Radin, ha voluto ringraziare "le associazioni degli esuli perche' organizzano questi viaggi, gli amici della Regione Lazio per avere aderito a questa iniziativa, le scuole, ma soprattutto i giovani. Voi- ha detto rivolgendosi ai ragazzi- siete migliori dei vostri genitori che ancora non lo sanno, ma alla fine lo scopriranno" Radin ha ricordato: "Due terzi della mia famiglia sono esuli" e "possiamo avere malinconie, depressioni nelle nostre memorie di quello che Pola e' stata, ma non serve a niente. Questa citta' e' stata stravolta, in 70 anni e' diventata un'altra cosa e questo ci ha fatto dei danni ma ci ha dato anche la possibilita' di conoscere altre culture e creare qualcosa di diverso, comune e multietnico".
(Red/ Dire)
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