L'evento all'auditorium We Gil della Regione Lazio
Roma, 21 ott. - "Proprio voi ragazzi, quando assistete ad un'ingiustizia, una violenza, intervenite, denunciandolo, perche' la scuola e' la prima palestra di vita per ciascuno di noi". A dirlo e' il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, intervenuto durante la consegna del premio nazionale Paolo Borsellino presso l'auditorium WE GIL regione Lazio di Roma.
"Se credete veramente nella liberta' e nella giustizia comincerete a pensare che anche la paura perde importanza, perche' avere paura vuol dire non avere consapevolezza della propria dignita'- continua De Raho -. Io nella mia attivita' non ho mai avuto paura perche' lo Stato non puo' avere paura".
Il premio, giunto alla sua 24esima edizione, serve a testimoniare vicinanza e gratitudine alle persone che quotidianamente si impegnano nella lotta contro ogni forma di potere mafioso e contro ogni forma d'ingiustizia e di violenza.
"Questa e' un'iniziativa che il ministero dell'Istruzione ha condiviso fin dall'inizio, ma quando parliamo del premio Borsellino dobbiamo ricordarci che si tratta di un premio particolare- ha spiegato Giovanna Boda, direttore generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione presso il Miur aprendo la 24esima edizione del premio nazionale Paolo Borsellino -. Ringrazio infinitamente i docenti, ogni giorno otto milioni di studenti vanno a scuola grazie a voi, in qualsiasi condizioni essi si trovino. Grazie poi agli uomini delle forze dell'ordine e ai magistrati che ogni giorno rendono omaggio concretamente a cio' che hanno fatto Falcone e Borsellino, dicendo no al bullismo, alla corruzione e criminalita'".
Il premio e' stato dedicato quest'anno a Simonetta Salacone, dirigente scolastica romana che durante il suo insegnamento ha combattuto in prima linea contro ingiustizie e disegualianze, proponendo come risposta alla criminalita' lo "sviluppo della democrazia nel suo senso piu' alto e siccome la scuola e' un pilastro della nostra democrazia combattiamo la mafia ricorando Simonetta Salacone, con la cultura dell'inclusione e della legalita'", ha sottolineato Giuseppe De Cristofaro, sottosegretario Miur.
Ad aggiudicarsi i tre prestigiosi premi sono stati i ragazzi dell'associazione "Talento e Tenacia, crescere nella legalita'", per i risultati ottennuti con la palestra della legalita' a Ostia e la polisportiva di Montespaccato, il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma Guglielmo Muntoni, promotore di un nuovo modo di gestione dei beni sequestrati preventivamente alle mafie e Toni Mira (Antonio Maria Mira), giornalista di "Avvenire" da sempre impegnato in inchieste contro il malaffare, il gioco d'azzardo e i rifiuti tossici.
(Red/Dire)