Iniziativa a Napoli per 30 anni convenzione i diritti infanzia
Roma, 7 ott. - La pittura, il disegno, la musica e tante forme d'arte per rappresentare cosa vuol dire per un bambino il diritto alla felicita'. Centinaia di studenti delle scuole di Napoli sono scesi in piazza del Plebiscito per celebrare i 30 anni della Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Concetti come quello della dignita', dell'uguaglianza, della non discriminazione, dei diritti alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo e anche all'ascolto dell'opinione del minore sono stati declinati in forme d'arte e attivita' educative nella piazza simbolo della citta' di Napoli, grazie al contributo delle associazioni che operano per i minori, per comprendere i contenuti della Convenzione approvata dalle Nazioni Unite nel 1989.
"A Napoli come altrove i bambini non riescono ad avere per scontato il diritto alla felicita'", ha detto il sindaco Luigi de Magistris, che ha rappresentato l'amministrazione comunale di Napoli insieme all'assessore all'Istruzione, Annamaria Palmieri. "Chi deve fare delle scelte - ha aggiunto il primo cittadino - deve stare insieme ai bambini e alle bambine e ascoltarli. Ce lo hanno chiesto con le manifestazioni in difesa del pianeta e posso dire che a Napoli ragazzi e ragazze sono protagonisti: questa e' la citta' d'Europa con il numero piu' alto di giovani, ha il volto umano e non lascia indietro nessuno".
"La suola - ha detto Luisa Franzese, direttore dell'Ufficio scolastico regionale della Campania - non e' solo una comunita' educante ma anche una comunita' di persone che si riuniscono in momenti importanti come questo, chiamato a ricordare i 30 anni della Convenzione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza".
Sul palco allestito in piazza, dove l'orchestra del liceo musicale Margherita di Savoia ha eseguito alcuni brani che hanno accompagnato l'iniziativa, e' intervenuto anche il sottosegretario all'Istruzione, Giuseppe De Cristofaro, in rappresentanza del governo. "Partire dai piu' piccoli - ha sottolineato e' fondamentale - perche' la scuola e' il pilastro della societa' italiana. Se riusciamo a formare non solo studenti ma cittadini, facciamo la cosa migliore per contribuire alla crescita della societa' di questo Paese".
(Red/Dire)