Roma, 11 nov. - Un prisma vetrato e permeabile, dominato dal dinamismo verticale e da pareti che richiamano il tema di una bottega artigianale; poi una struttura a gradinate composta da moduli quadrati aggregabili e di diversa altezza che fungono da sedute o piani di lavoro. Sono EduLab1 e EduLab2, i nuovi spazi di lavoro flessibili, modulabili e dinamici allestiti all'interno del Maxxi, due luoghi che creano una bottega artigianale moderna e contemporanea, dove lo spazio diventa esso stesso strumento pedagogico.
"I nuovi ambienti del progetto F.A.R.E. favoriscono l'apprendimento dell'arte e dell'architettura del nostro secolo in modo innovativo, dando spazio alla creativita' e all'interazione- ha spiegato Patrizia Grieco, presidente di Enel e di Enel Cuore Onlus, tra i promotori del progetto-. Abbiamo sviluppato un modello di intervento che mette la scuola al centro della comunita' e che ci auguriamo possa essere replicato sul territorio".
EduLab1 e EduLab2 fanno parte del prgetto 'F.A.R.E. Verso un'architettura dell'informazione', promosso da Enel Cuore Onlus, dalla fondazione Maxxi-Ufficio Educazione, Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi, diretto a sperimentare nuovi spazi per l'educazione e l'apprendimento.
"Con questo progetto il Maxxi diventa ancora piu' accogliente e inclusivo- ha dichirato Giovanna Melandri, presidente della fondazione Maxxi-. Una risorsa educativa permanente in costante crescita, che lo scorso anno ha coinvolto oltre 23.000 pesone tra studenti, insegnanti, famiglie, ragazze e ragazzi".
"Piu' o meno la meta' dei cittadini e' esclusa dai musei- ha sottolineato Pietro Barrera, segretario generale del Maxxi -. Per un museo come il nostro e' importante andare incontro alle persone, catturare il loro interesse".
(Red/ Dire)