Laboratori culturali e sportivi per ricordare due persone scomparse
(DIRE) Bologna, 22 mar. - Una grande festa al Parco della Colletta di Torino per celebrare la vita attraverso lo sport, con ospiti illustri e 1200 studenti, professori e genitori dell'istituti 'Avogadro' e 'Regina Margherita'.
È la quarta edizione di 'Avo insieme per la vita' e del 'Memorial Stefano Susca' per insegnare ai giovani che si puo' trasformare la distruzione, la sofferenza e la morte in una festa piena di attivita', incontri e gioco.
Centinaia di studenti che si sono messi alla prova e hanno fatto squadra e alcune decine che hanno partecipato ai laboratori culturali: il seminario sulla mafia tenuto da Paola Caccia, figlia del procuratore capo di Torino Bruno Caccia ucciso l'estate del 1983 e con il ricercatore dell'universita' di Torino Davide Donatiello, che si occupa di fenomeni mafiosi.
"L'argomento mafie si e' sposato particolarmente bene innanzitutto perche' i ragazzi sono molto sensibili all'argomento- ha raccontato Elisa Gattiglia, docente di educazione fisica che ha coordinato l'evento- e poi perche' devono sapere che persone prima di loro hanno perso la vita per situazioni che vanno per forza cambiate e possono farci solo del male".
Nel parco circostante, contemporaneamente, il resto dei partecipanti ha partecipato ad una camminata di un chilometro al termine della quale e' stata offerta a tutti quanti una colazione preparata dal 'Comitato merenda 21 marzo', un gruppo di volontari costituito da nonne, papa', mamme e studentesse della scuola.
Poi la mattinata si e' trasformata in un tripudio di gioco, gare, sport e attivita' di ogni genere: pattinaggio su rotelle, ruota acrobatica, nordic watking, armi medioevali, tiro con l'arco, orienteering, capoeira, Ju Jitsu, legittima difesa, circo-giocoleria, arrampicata, pet terapy, rugby, torneo di calcio a 5 per ragazzi del biennio.
Per l'occasione si e' tenuto anche il 'Memorial Stefano Susca': una partita di calcio a 11 e di pallavolo femminile tra le rappresentative degli allievi e delle allieve dell'istituto 'Avogadro' e del 'Regina Margherita'. Le due scuole realizzano insieme questo evento nato da due lutti che hanno colpito i due istituti alcuni anni fa.
"Ci teniamo molto che i ragazzi capiscano che c'e' sempre un'alternativa a delle scelte tragiche e irreversibili- precisa Elisa Gattiglia- e che c'e' sempre una risorsa; che vale la pena parlare, vale la pena muoversi e anche mettersi in discussione con lo sport. Che cosa, piu' dello sport, aggrega e fa star bene se non l'endorfina che si scatena nello stare insieme in una competitivita' sana".
Un'organizzazione imponente in cui molte persone hanno messo a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per organizzare, coordinare, vigilare sulla sicurezza e sulla buona riuscita dell'evento.
"È stata una bellissima giornata dove si e' stati tutti insieme all'aria aperta a fare sport giocare e divertirci, in piu' chi e' andato a seguire la conferenza sulla mafia e' rimasto molto soddisfatto- ha raccontato Alessia, una studentessa dell''Avogadro' alla Dire- forse la cosa piu' bella e' stata proprio il fatto di vedere tutta la scuola, sia i ragazzi che i professori divertirsi insieme provando anche cose che non hanno mai fatto e divertirsi".
(Red/ Dire)