Ultimo appuntamento della rete di studenti e insegnanti contro le discriminazioni
Roma, 27 mag.- "Abbiamo scelto l'acronimo Agape (Azioni Generative di Accoglienza per Progetti Educativi) perche' vogliamo combattere con la cura delle relazioni ogni tipo di pregiudizio e discriminazione". Cosi' Laura Cornero, docente referente e tutor del progetto nazionale Agape spiega l'iniziativa che coinvolge 60 dirigenti da dodici regioni italiane, piu' di 30.000 famiglie, 1200 peer educator e 120 tutor. Aga'pe in greco significa infatti amore, protezione, cura dell'altro.
A Genova si e' tenuto l'incontro conclusivo del progetto promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri, dal ministero delle Pari opportunita', e sostenuto dall'Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori e Formatori (UCIIM). L'evento si e' svoltopresso il liceo D'Oria e ha visto la partecipazione dell'ex senatrice Elena Ferrara, promotrice della legge per la prevenzione del cyber bullismo del 2017. Oltre al liceo 'D'Oria' hanno preso parte gli istituti comprensivi genovesi 'Molassana e Prato' e 'Quezzi'.
Obiettivo dunque e' quello di sensibilizzare la comunita' studentesca verso i temi della violenza di genere, le discriminazioni, gli stereotipi e i pregiudizi. Unico scopo comune, quello di prevenire la violenza e il cyber-bullismo e promuovere l'inclusione sociale fuori e dentro la scuola. Alla base del progetto c'e' l'idea che devono essere i giovani stessi a trasmettere ai propri coetanei la volonta' di cambiare una societa' che troppo spesso propone relazioni asimmetriche, sbilanciate, priva del rispetto per le differenze. E sono stati proprio gli studenti, di ogni ordine e grado, nella veste di peer educator i protagonisti attivi del progetto.
"Si lavora e si studia meglio se si e' consapevoli dell'importanza di contrastare pregiudizi e stereotipi- ha sottolineato Maria Aurelia Viotti, preside del liceo d'Oria, istituto capofila del progetto per la Regione Liguria- La scuola e' un microcosmo e e gli studenti possono diventare motori di un cambiamento di piu' vasta portata".
(Red/ Dire)