Roma, 27 mag.- Nella scuola intitolata a uno studente vittima della Camorra le istituzioni e i ragazzi si stringono nel ricordo di Giovanni Falcone. "Oggi siamo qui ad innalzare il tema della legalita'. Quel 23 maggio per la mia generazione rappresento' il crollo di un sogno, quello di essere liberi. Oggi cerchiamo di trasmettere nella vostra memoria la nostra". Cosi' il dirigente scolastico Domenico Brachi, dell'istituto Sannino De Cillis ha aperto l'evento organizzato nell'ambito dell'iniziativa Palermo chiama Italia promossa dal Miur e dalla fondazione Falcone.
"Dobbiamo ricordare Falcone perche' i risultati raggiunti in termini di lotta alla mafia li dobbiamo anche al suo sacrificio- ha detto Raffaele Cantone in un video rivolgendosi agli studenti- oltre al metodo, la figura di Falcone permise ai magistrati di uscire dal palazzo e ci fecero capire che la mafia non si combatte solo con le forze dell'ordine ma con tutta la societa' civile".
Ed e' nelle scuole che si forma la societa' civile perche' e' nelle aule che si lavora quotidianamente per i cittadini del domani.
E il mondo della scuola e' anche oggi presente anche con Luisa Frazese, direttrice dell'ufficio scolastico regionale della Campania che ha ricordato: "Falcone e' un ricordo vivo che e' presente nell'esempio, nei principi di onesta' del lavoro e di integrita' morale".
Dopo la tavola rotonda sono gli studenti a prendere la scena. Tante infatti le istituzioni scolastiche ospiti della giornata che hanno portato il loro contributo con rappresentazione teatrali, musicali e di danza. "Oggi siamo tantissimi per ricordarci di un giudice che si e' sacrificato per combattere la mafia- ha detto Gianluca, uno degli studente- il fatto che piu' scuole con indirizzi diversi stiano insieme, ci fa sentire piu' forti ed uniti".
(Red/Dire)