Roma, 21 gen. - Ogni settimana dopo lunghe ore di studio intenso e di varie attivita' la maggior parte dei ragazzi aspetta con "agitazione" il famoso sabato sera, che rappresenta un occasione di svago, dove finalmente ci si puo' concedere il lusso di stare svegli fino a tardi. Questa serata, tanto attesa durante la settimana, e' l'unica infatti in cui il giorno seguente non ci si deve recare a scuola e si puo' quindi eccedere dai soliti orari.
Tutti i sabati la maggior parte dei ragazzi di Bologna si incontrano nelle piazze o vie principali per uscire con i propri amici e tra una chiacchiera e un giro per il centro della citta' finiscono comunemente per bere, chi piu' chi meno, ma e' comunque elevata la percentuale di quelli che non riescono a controllarsi. Fatto allarmante che preoccupa molto famiglie, educatori e autorita'.
Tra questi giovani, stando alle notizie sui media, ci sono molti ragazzini delle scuole medie che non escono con i loro coetanei perche' si sentono grandi e colgono l'occasione per abusare dell'alcol o di altre sostanze non propriamente consone alla loro eta' per il solo scopo di provare divertimento. È la nuova moda che sta colpendo molti ragazzi, i quali affermano che restare sobri il sabato sera e' da "sfigati", inconsapevoli dunque dei danni che l'alcol causa e degli effetti collaterali che questa sostanza puo' provocare.
Questo atteggiamento induce alla volonta' di appartenere precocemente al mondo degli adulti. Ma e' un mondo pieno di contraddizioni e falsita', in quanto porta a bruciare le tappe dell'adolescenza, prendendo in considerazione solo gli aspetti negativi dell'essere adulti.
Il sabato sera sta sfuggendo di mano a molti adolescenti, e allora ci si chiede che cosa si potrebbe fare in alternativa per evitare che questa affascinante serata tanto attesa non finisca tragicamente? Molti ragazzi riusciranno a capire che lo sballo non deve giungere solo con l'alcol e che ogni tanto qualche sabato sera si potrebbe cambiare programma? Di Gaia Monciatta - Liceo Copernico di Bologna (Red/ Dire)