Roma, 14 gen. - Fa discutere l'avvio dei corsi di arabo nella scuola elementare di San Felice sul Panaro, in provincia di Bologna, a cura dell'associazione La Pace che avra' a disposizione tre locali dell'istituto ogni domenica mattina fino alla fine dell'anno scolastico. Saranno vere e proprie lezioni, riferisce oggi la Gazzetta di Modena, sia di arabo sia sui principi fondamentali dell'Islam visto come "religione di pace", per evitare che gli alunni "si informino scorrettamente su internet". A partecipare ai corsi sono stati invitati circa 200 bambini tra i 6 e i 14 anni, l'associazione prevede di partire con circa 80 iscritti. La vicenda pero' ha subito scatenato una ridda di polemiche. Da un lato il centrodestra, che annuncia interrogazioni parlamentari al Governo. Dall'altro la Cgil, che invece difende l'iniziativa.
La Flc di Modena "ritiene positivo" l'utilizzo degli spazi della scuola da parte dell'associazione, attiva con incontri analoghi "gia' prima del sisma del 2012. Stupisce che le forze politiche di destra si accorgano solo ora di questa attivita'". Il sindacato sottolinea che "l'intento dell'associazione e' di educare i bambini all'Islam come cultura di pace e di rispetto ed evitare che i giovani si informino in modo non corretto attraverso altri canale. Positivo e' che cio' avvenga in maniera trasparante, legale e pubblica nei luoghi deputati alla cultura e ai saperi. La politica stia lontana dalla scuola, soprattutto quando se ne occupa per ragioni strumentali e propagandistiche", chiosa la Flc-Cgil di Modena. La pensa in maniera del tutto opposta il centrodestra, che si prepara a fare le barricate.
Parla di "operazione contraria all'integrazione" la Lega, con il consigliere regionale Stefano Bargi e il deputato Guglielmo Golinelli, che annuncia di voler presentare un'interrogazione in Parlamento per "stoppare questa assurdita'. Tutto cio' crea un precedete gravissimo- sostengono gli esponenti del Carroccio- per il quale ogni minoranza potrebbe sentirsi in diritto di chiedere e ottenere spazi pubblici gratuiti per approfondire la propria cultura d'origine e mai per una necessaria educazione civica che permetta alle seconde generazioni di integrarsi". Annuncia invece di voler segnalare la vicenda alla Prefettura di Modena il deputato di Forza Italia Enrico Aimi, che a sua volta portera' la questione in Parlamento. "Siamo di fronte a un utilizzo assolutamente improprio, folle, se non addirittura illegittimo di locali pubblici che diventano luoghi di indottrinamento religioso", sostiene l'azzurro.
Per il capogruppo Fi in Regione, Andrea Galli, l'iniziativa "calpesta ogni concetto di integrazione e di sana accoglienza. Chiediamo all'amministrazione locale e alle istituzioni preposte di fermare questa assurdita' e pretendiamo le scuse immediate della direzione scolastica". E il capogruppo FI in provincia, Antonio Platis, ricorda: "Anni fa l'utilizzo di una scuola pubblica di Sassuolo per consentire lezioni di arabo e Islam agli studenti arabi fu bloccata. Quella di San Felice non deve nemmeno partire". Pure il deputato Fdi Tommaso Foti annuncia un'interrogazione al ministero per chiedere "l'immediata sospensione di questa folle iniziativa". Anche per Carlo Giovanardi, infine, "e' totalmente sbagliato e contro ogni principio d'integrazione l'uso della scuola pubblica nell'insegnamento di lingue e religioni che non appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura".
(Red/ Dire)