Otto cortometraggi realizzati interamente da ragazzi nell'ambito di progetto su cinema e memoria
Roma, 29 apr. - "Abbiamo realizzato dei sogni con questi ragazzi. I loro e i nostri e speriamo che siano anche i vostri". Cosi' Gabriele Masiello della 'Societa' cinematografica milanese', al palazzo del cinema Anteo di Milano, ha aperto l'evento di presentazione degli otto cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole milanesi che hanno aderito a un progetto di cinema e memoria promosso dalla 'Societa' cinematografica milanese' insieme ad ANPI e municipio 1 di Milano.
'Luoghi della resistenza' e' il nome del progetto che ha l'obiettivo di proteggere i valori fondativi di ANPI e dell'antifascismo, tramandando con i cortometraggi e con l'intero sviluppo dei singoli progetti la collaborazione, il rispetto delle diversita' e la preservazione della memoria. "Pace, solidarieta' e accoglienza sono i valori della resistenza- ha infatti commentato Roberto Cenati presidente provinciale di ANPI- si sta avvicinando il 25 aprile e voglio ricordare questi valori. E poi la liberta'. Quella di cui parlavano i partigiani condannati a morte. La mia vita conta se intesa come una vita spesa per il bene comune, dicevano. Oggi c'e' ancora molto contro cui resistere in questa societa' che sembra sopita, innanzitutto il razzismo e la xenofobia". Percio', ha aggiunto Cenati "abbiamo subito patrocinato questo progetto straordinario, perche' si partiva dai ragazzi. In questi due anni abbiamo condiviso molte storie della resistenza partigiana coi ragazzi che sono venuti a trovarci in sede. La cosa meravigliosa e' che studiando in questo modo i ragazzi si sono impossessati di questa storia e l'hanno fatta propria", ha concluso Cenati.
In linea con il presidente provinciale di ANPI anche Luca Foschi, assessore del municipio 1 di Milano, che ha sottolineato l'efficacia del progetto proprio dal punto di vista didattico e formativo, per poi aggiungere come questo percorso sia stato per i ragazzi "una opportunita' per conoscere alcune professioni come scenografo o costumista o produttore. Per questo- ha promesso Foschi- siamo a disposizione per continuare questo percorso insieme".
Cinema, storia, memoria e arte dunque; una docente del liceo 'Tenca', chiamata a sorpresa sul palco, ha messo l'accento proprio su quanto sia importante "lavorare con la creativita' a scuola coi ragazzi". "L'arte noi la vediamo come uno scudo che ci permette di filtrare la realta' e conoscere il mondo intorno a noi" ha sottolineato una studentessa del liceo Manzoni che ha lavorato a uno degli otto cortometraggi.
Al termine della serata Giorgio Arnaldo Massari, fondatore della 'Societa' cinematografica milanese' ha concluso ringraziando i presenti: "siete troppi,- ha detto ad un pubblico numeroso oltre le aspettative- buon 25 aprile a tutti, perche' l'Italia quel giorno e' stata liberata e noi dobbiamo ricordare e festeggiare".
I CORTOMETRAGGI Sono stati gli studenti de licei 'Manzoni', 'Parini', 'Tenca', 'Berchet', 'Leonardo', 'Severi', 'Vittorini'- con il supporto dei professionisti della 'Societa' cinematografica milanese' guidata da Giorgio Massari- a realizzare gli otto cortometraggi su memoria e resistenza antifascista.
'Passato e presente' e' una intervista a Moni Ovadia, scrittore e regista di origine ebraica, in cui i ragazzi gli rivolgono domande sulla memoria: "La memoria riguarda il futuro, non il passato- risponde Moni Ovadia- serve a costruire la societa' secondo le scelte dei cittadini dell'oggi. Ha senso solo se opera per costruire una societa' di giustizia".
'Biciclette', invece, e' una intervista a Laura Francesca Fabbri Wronowski, nipote di Giacomo Matteotti e staffetta partigiana a Milano durante la resistenza; ai ragazzi consegna questo messaggio: "La mia generazione vi ha regalato una cosa importantissima: la democrazia. Si e' fatto tutto per coraggio e dignita' personale".
'Testimoni' e' un corto curato da un gruppo di studenti trasversale a piu' scuole e mette in scena il momento in cui una ragazza legge una lettera che scopre esserle stata scritta dal nonno partigiano. Dalla lettura di questo testamento spirituale nasce nella ragazza la voglia di studiare e documentarsi.
In 'Fiaba' c'e' ancora una nonna che racconta a suo nipote la storia del fascismo in Italia e la lotta per la liberta', dopo averlo portato ai piedi del monumento in ricordo della lotta partigiana in piazzale Loreto a Milano.
'La scelta', l'unico in bianco e nero e con un finale a sorpresa di grande tensione, mette in scena momenti drammatici della liberazione in cui le forze partigiane stanano militari dell'esercito fascista durante la fuga.
'Arena', ambientato all'arena di Milano, affianca presente e passato. Una ragazza che corre per allenarsi proprio la' dove, durante il fascismo, i partigiani catturati venivano fucilati.
'Lettere', come dal titolo, rappresenta le missive dei partigiani e le fa rivivere negli occhi di ragazzi e ragazze di oggi. "Viva l'Italia libera e martoriata", dice la voce fuori campo, prima che appaia sullo schermo il volto sorridente di Angelo Massari, partigiano sopravvissuto.
'Impronte', infine, immagina un giovane partigiano che gira per le strade della Milano odierna; viaggia sui tram, incrocia sguardi di persone che non lo possono vedere e ricorda allo spettatore perche' ha lottato per liberare Milano: perche' gli italiani diventassero "cittadini del mondo" e perche' "la liberta' non e' un dono ma una conquista".
(Red/ Dire)