Roma, 29 ott. - "Nonostante i finanziamenti stanziati a sostegno dello sviluppo dei servizi per la prima infanzia, soprattutto per le aree del Sud,áancora oggi si registrano forti differenze territoriali e scarsa trasparenza sulla destinazione ed utilizzo effettivo di tali fondi che non permettono di raggiungere gli obiettivi nazionali ed europei. È auspicabile quindi,áche si incrementiáil controllo, la trasparenza e la regolazione in un ottica di integrazione tra i vari attori coinvolti". Cosi' Cittadinanzattiva sui dati relativi agli asili nido presentati nel secondo dossier, diffuso oggi, 'Servizi in...Comune. Tariffe e qualita' di nidi e mense'.
Secondo l'organizzazione occorre "consolidare e sviluppare in altri territori le esperienze positive adottate in Friuli e Lombardia che rappresentano delle buone pratiche da replicare.
Entrambe le regioni hanno adottato misure per venire incontro alle esigenze delle famiglie con difficolta' nel sostenere la retta dell'asilo nido".
"Cosi' come avviene per i pasti erogati all'interno delle strutture ospedaliere- continua Cittadinanza attiva rispetto ai dati sulle mense- chiediamo che tale servizio rientri nei livelli essenziali delle prestazioni, ai sensi dell'art. 117 della Costituzione e, dunque, venga erogato gratuitamente. In attesa di tale misura, sia impedita l'esclusione dal servizio mensa (vedi caso Lodi) per qualsivoglia motivo, di natura sociale, religiosa, economica. Nello stesso tempo si sanzionino i genitori che furbescamente evadono il pagamento della retta".
Secondo l'organizzazione occorre poi "istituire in tutte le scuole le Commissioni mensa, definendo e ampliando le funzioni attribuite alle stesse e prevedendo programmi di formazione rivolti ai membri delle Commissioni" e "fare della mensa un momento educativo, attraverso una adeguata preparazione degli addetti alla somministrazione del cibo e una sensibilizzazione degli insegnanti che accompagnano i bambini, ma soprattutto attraverso la realizzazione di attivita' didattiche e progettuali durevoli nel tempo che coinvolgano anche le famiglie, per favorire- conclude- l'adozione di scelte alimentari consapevoli e contro lo spreco a casa come a scuola".
(Red/ Dire)