Roma, 12 mar. - L'uomo ha da sempre combattuto per il riconoscimento dei propri diritti. I passi piu' importanti sono stati fatti negli ultimi due secoli con le costituzioni degli stati liberali e moderni che hanno riconosciuto i diritti naturali e quelli fondamentali. I diritti piu' antichi ed anche piu' universalmente accettati sono quelli dell'iniziativa economica e privata, della liberta' personale, di stampa, di riunione, di uguaglianza formale e di proprieta', ma ora, con la loro attuazione, e' piu' sentita la promozione del valore della persona umana, del diritto di dignita' e di uguaglianza tra i due sessi. Essi sono frutto delle discriminazioni di una societa' fondata sul lavoro, sul reddito e sul tenore di vita che esso comporta. Questi diritti sono garantiti solo in parte alla popolazione mondiale piu' agiata che, nella maggioranza dei casi, vive in occidente.A causa di tutto cio' questi diritti sono stati affermati anche in ambito internazionale dall'ONU, che, suo malgrado, non ha potere esecutivo e quindi puo' solamente consigliare vie di governo piu' giuste che sono seguite da pochi stati. Da questa istituzione e dai cittadini di alcune nazioni sono state create organizzazioni (ONU, OIL, ecc.) che operano attivamente in questi ambiti e che fino ad ora hanno promosso, soprattutto tra gli anni '80 e '90, delle manifestazioni mondiali per favorire la sensibilizzazione riguardo alla tematica dei diritti per mezzo dell'istruzione.
Questi impegni hanno avuto successo e la maggior parte delle persone e' stata sensibilizzata su questi argomenti, anche se nulla e' ancora stato portato a termine. I punti deboli di queste manifestazioni sono che vengono promosse dagli stati piu' ricchi, quindi la diffusione e' quasi solo in occidente, con progetti in cui il riscontro e' solo personale.
Nella societa' in cui viviamo, basata sul denaro e sul progresso, esisteranno sempre difficolta' nell'applicazione dei diritti umani. Il fondamento della nostra comunita' porta ad avere grosse disuguaglianze tra popolo e popolo, persona e persona, i ricchi saranno sempre piu' ricchi ed i poveri sempre piu' poveri, per cui l'uguaglianza sociale e' un obiettivo quasi irraggiungibile. Da cio' nascono appunto le violazioni dei diritti umani.Possiamo ispirarci a coloro che fecero la differenza e aiutarono a formulare i diritti umani che abbiamo oggi. Questi umanitari si batterono per i diritti umani perche' si rendevano conto che in loro assenza, non si sarebbero mai ottenuti pace e progresso. Ognuno di loro, in modo significativo, ha cambiato il mondo.Martin Luther King Jr., nel difendere i diritti delle persone di colore degli Stati Uniti negli anni '60, affermo': "L'ingiustizia in qualsiasi luogo e' una minaccia alla giustizia ovunque".Il grande sostenitore di una pacifica resistenza all'oppressione, Mahatma Gandhi, ha descritto la non violenza come "la piu' grande forza a disposizione dell'umanita'. È piu' potente della piu' potente arma di distruzione che sia mai stata concepita dall'ingegnosita' dell'uomo".Thomas Jefferson, ispiratore e autore della Dichiarazione d'Indipendenza Americana, affermo': "La cura della vita e della felicita' umana, e non la loro distruzione, e' il primo e unico obiettivo del buon governo".
Queste persone tramite il pensiero e le azioni, hanno fatto la differenza ed hanno cambiato il nostro mondo! Di Sebastiano Smriglio IV A - Liceo Michele La Rosa di Canicattini Bagni (Red/ Dire)