Docenti sardi con valigia, Uras-Mura lettera a Pigliaru
"In isola 70 insegnanti ruolo inviati fuori sede, fare qualcosa".
Roma, 5 mar. - Una lettera aperta al presidente della Regione Francesco Pigliaru, sulla problematica legata ai docenti sardi "con le valigie", gli insegnanti di ruolo inviati fuori sede "a causa del pessimo algoritmo con il quale si e' proceduto all'assegnazione delle cattedre". A prendere carta e penna, il senatore di Campo progressista Luciano Uras e la deputata del Pd Romina Mura, che pongono all'attenzione del governatore sardo le preoccupazioni vissute da 70 docenti sardi di ruolo, assegnatari di cattedre fuori provincia o fuori regione, "ai quali non e' stata concessa l'assegnazione provvisoria del posto di sostegno in deroga nella provincia o regione di appartenenza". Una situazione, spiegano i due parlamentari sardi, "a nostro avviso gestibile, nell'ambito delle carenze di docenti che si registrano all'interno del sistema dell'istruzione sardo. Inutile ricordare a noi tutti la pesante percentuale, oltre il 20, di dispersione scolastica presente in Sardegna".
Sottolineano Uras e Mura: "Siamo consapevoli del fatto che la priorita' di ricoprire cattedre di sostegno spetti a docenti in possesso della specializzazione al sostegno ma, in Sardegna, le cattedre di sostegno disponibili sono nettamente superiori al numero di docenti specializzati. Si pensi che per tutta la Sardegna e scuole di ogni ordine e grado, sono 6.000 le cattedre di sostegno e di queste solo 3.500 sono coperte da specializzati. Rimangono, pertanto, 2.500 cattedre scoperte da assegnare, necessariamente, ai non specializzati".
In questo contesto, "in base all'attuale normativa, le cattedre scoperte vengono prioritariamente assegnate ai precari non specializzati, muniti di competenze ed esperienza inferiori rispetto ai docenti di ruolo, seppur privi, anch'essi, di specializzazione- scrivono Mura e Uras-. In Sardegna questa situazione, crea delle conseguenze rese ancora piu' gravose dalla conformazione geografica della Regione: siamo un'isola e l'assegnazione di cattedre fuori dalla Regione genera un insieme di problemi collaterali di non sempre facile e possibile gestione".
In Sardegna, si legge nella lettera, "i docenti interessati da questa problematica sono circa 70 e di questi circa 39 sono donne, il cui ruolo, all'interno della famiglia, non e' sostituibile e alle quali e' stata negata l'assegnazione provvisoria, supportata da motivi di ricongiungimento familiare, nonostante la presenza di posti disponibili nella provincia di residenza". Per tutte queste ragioni, i due parlamentari chiedono "un autorevole intervento del presidente della Regione per sollecitare la regolamentazione della situazione, tenendo conto del criterio di svantaggio dell'insularita' di recente riconosciuto per la Sardegna dalla legge di bilancio dello Stato per il 2018".
Occorre quindi -proseguono- "promuovere una soluzione che preveda l'assegnazione provvisoria delle cattedre di sostegno a favore dei docenti di ruolo che ne facciano istanza, nella provincia o regione di appartenenza, con precedenza rispetto ai docenti precari non specializzati".
Concludono Uras e Mura: "Data la cronica carenza, in Sardegna, di docenti di sostegno specializzati, si chiede di valutare poi l'opportunita' di disporre l'organizzazione di corsi abilitanti per consentire ai docenti di ruolo non specializzati di ottenere l'abilitazione e poter ottenere l'assegnazione di una cattedra nella provincia o regione di appartenenza. Sul punto, si sottolinea che la Sardegna e' indietro di due corsi di specializzazione rispetto al resto d'Italia".
(Red/ Dire)
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