Roma, 14 mag. - "Purtroppo i problemi di bullismo e cyberbullismo sono in aumento nelle scuole ed e' in aumento anche il grado di aggressivita', e c'e' un'attenzione maggiore da parte del Miur e dell'ufficio scolastico regionale del Lazio. È obbligatorio per le scuole avere il referente per il cyberbullismo, facciamo corsi dei formazione e c'e' una grande attenzione sugli studenti". Lo fa sapere Pia Nuccitelli, dirigente dell'Ic Micheli, promuovendo a Roma con il Corecom Lazio l'incontro 'Media & minori: quali pericoli, come prevenirli. Docenti consapevoli, genitori responsabili'. "Qui nella scuola secondaria di primo grado non ho avuto particolari problemi, la composizione delle classi e' eterogenea e vedo una grande solidarieta'. Lavoro molto sul rafforzamento dei rapporti empatici- afferma la preside- e appena si crea un minimo problema interveniamo subito appoggiandoci ad una psicopedagogista che lavora nella nostra scuola. Stiamo partecipando a un grande progetto dell'agenzia formativa del gruppo Intesa San Paolo- conclude- che riguarda tutte le forme di disagio ed e' rivolto solo alla scuola primaria". I temi sono: bullismo, cyberbuillismo, disturbo dell'alimentazione, dipendenze e tutte le altre forme di disagio.
LA PEDAGOGISTA: CREARE SCUOLE PER GENITORI SU USO WEB "Sostenere i genitori dando loro degli strumenti per aiutare i loro figli a gestire le chat e il tempo davanti ad Ipad, pc o tv. Il ruolo della famiglia e' fondamentale, la scuola attraverso i docenti ha un nuolo formativo. I genitori non vanno colpevolizzati ma accompagnati, promuovendo all'interno della scuola stessa una scuola per genitori, e non per insegnargli a fare i genitori ma per dare indicazioni educative su come gestire le informazioni e il tempo libero dei propri figli". Lo propone Leslie Papacella, pedagogista dell'Istituto Comprensivo Micheli.
(Red/ Dire)