200 Alunni scuole campane in visita a laboratori neurocibernetica
Roma, 7 mag. - Avvicinare i giovani alla ricerca scientifica non e' solo un contributo alla loro crescita culturale: significa anche offrire prospettive nuove per un mondo in cui l'innovazione rappresenta il principale, se non l'unico, strumento di crescita economica e sociale di un territorio. È con questo spirito che nel mese di maggio il Polo di Ricerca e Innovazione Neurobiotech di Caserta aprira' le sue porte a circa duecento studenti di Scuole medie superiori campane, in un ciclo di visite dei laboratori e di dialogo con i ricercatori. L'appuntamento, presso il Polo Neurobiotech di Caserta, in via Thomas Alva Edison, e' nelle mattinate del 7 e 11 maggio e nel pomeriggio del 15 maggio.
Dalla diagnostica avanzata alle prospettive della Neurocibernetica, con il progetto Cyber brain, la visita sara' l'occasione per incontrare una ricerca di frontiera come quella dell'interfaccia tra cervello e computer. Allo stesso tempo, le prospettive offerte dall'epigenetica (l'influenza dell'ambiente sull'espressione dei geni), assieme alle tecniche di indagine Big data, offriranno gli spunti per una riflessione accurata sul concetto di Medicina personalizzata, che rappresenta l'evoluzione piu' promettente per la medicina dei prossimi decenni.
"Per noi - dice Giovanni de Gaetano, Direttore Scientifico del Polo Neurobiotech - questo rapporto con i giovani e con il territorio in generale - e' la naturale prosecuzione del nostro lavoro di ricercatori. La scienza non puo' esistere senza che sia comunicata al pubblico. Ma gli studenti non sono un pubblico normale: sono la risorsa piu' importante per un Paese che non voglia perdere il treno dell'innovazione. Ecco perche' ospitarli nel nostro Centro rappresenta il punto di partenza di un percorso piu' ampio, nel quale Neurobiotech rappresentera' sempre piu' un punto di riferimento culturale e scientifico per avvicinare i giovani al mondo scientifico. A quel futuro di innovazione e tecnologia che sappiamo li sta aspettando fuori dalla scuola".
(Red/ Dire)