Roma, 11 giu. - Il diritto all'infanzia deve essere garantito ad ogni bambino. Occorre emanare una legge che prevenga il maltrattamento.
Il 5 giugno e' stato presentato a Roma l'"Indice regionale sul maltrattamento all'infanzia" di Cesvi dalla quale emerge la necessita' di una legge nazionale sul maltrattamento infantile e il bisogno e l'importanza di destinare risorse specifiche alla prevenzione/cura di questo fenomeno.
Sono quasi 6 milioni, tra bambini e adulti, le persone che hanno subito abusi durante l'infanzia. L'Indice regionale sul maltrattamento all' infanzia in Italia ha messo in evidenza la disparita' tra Nord e Sud.
Da un confronto tra un'analisi relativo ai fattori di rischio e l'altro ai servizi e alle politiche di ogni territorio, la prima regione che presta maggior attenzione alla prevenzione ella contrasto del maltrattamento e' l'Emilia Romagna, seguita da Veneto e Friuli-Venezia Giulia, mentre in posizione preoccupante si piazzano Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata.
I bambini sono maltrattati soprattutto nell'ambiente che piu' fra tutti dovrebbe essere sicuro, ovvero le mura di casa. Circa il 60%-70% dei bambini/ragazzi che vanno dai 2 ai 14 anni hanno sperimentato episodi di violenza in casa.
Al maltrattamento segue spesso la trascuratezza (in psicologia definita "incuria"): gli effetti possono manifestarsi con un ritardo nel raggiungimento delle principali tappe evolutive con disturbi dell'apprendimento (ritardi mentali di lieve o media entita', DDA: disturbo dell'attenzione, ecc..) oppure con atteggiamenti eccessivamente aperti nei confronti di estranei cercando ingenuamente l'affetto che gli e' stato negato (correndo il rischio di rimanere nuovamente nella fitta rete dell'abuso), oppure, al contrario, un'eccessiva sfiducia e chiusura emotiva nei confronti del prossimo.
Il fine di tale Indice e' di pervenire ad una Legge Quadro Nazionale sul maltrattamento all'infanzia e la costruzione di un sistema informativo fondato di strumenti di monitoraggio e rilevazione puntuale dei dati.
di Klaudia Cani - Liceo Ulivi di Parma (Red/ Dire)