Roma, 12 feb. - "Non c'e' coesione sociale senza rispetto dei diritti e non c'e' rispetto senza conoscenza. Nelle nostre scuole educhiamo cittadine e cittadini responsabili e consapevoli, giovani che, attraverso lo studio e l'approfondimento, acquisiscono competenze di cittadinanza che consentono di costruire societa' eque, libere, giuste. Per questo motivo, in occasione del Giorno del Ricordo, abbiamo invitato tutti gli istituti scolastici del Paese a organizzare iniziative per indagare nel dettaglio cosa sia stata la tragedia delle Foibe e per promuovere la conoscenza degli eventi che costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, a un esodo forzato. Il ricordo del nostro passato, anche delle sue pagine piu' dolorose, deve essere attivo: solo cosi' possiamo fare in modo che il male non torni a imperversare nelle nostre comunita', che ogni giovane riconosca nel presente ogni forma di violenza, di discriminazione e di emarginazione e la contrasti con decisione". Cosi' la Ministra dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Valeria Fedeli, comunica l'invio a tutte le scuole italiane di una circolare che invita, anche mediante la collaborazione con le Associazioni degli esuli, a sensibilizzare le giovani generazioni sulle drammatiche vicende storiche che costrinsero centinaia di migliaia di italiani, abitanti dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia, a lasciare la propria terra e le proprie case, spezzando secoli di storia e di tradizioni.
La circolare viene diffusa in occasione del Giorno del Ricordo, istituito con la legge n. 92 del 2004, per conservare e rinnovare la memoria della tragedia che ha colpito gli Istriani, i Fiumani e i Dalmati nel secondo dopoguerra, vittime delle Foibe e costretti all'esodo.
"A ottobre dello scorso anno abbiamo lanciato il Piano nazionale per l'educazione al rispetto, un piano che mira al superamento delle disuguaglianze e dei pregiudizi attraverso una reale educazione alla cittadinanza attiva e globale. Conoscere, approfondire, guardare in faccia il male che e' stato e che puo' tornare, agire nel rispetto delle regole e dei diritti di ogni donna e ogni uomo, eliminare discriminazioni e garantire a tutte e tutti pari opportunita': la scuola e' luogo del sapere che scardina paure e timori nei quali si annida e trova terreno fertile l'odio. È dalla scuola che dobbiamo partire se vogliamo costruire una societa' in cui trovino attuazione i nostri valori costituzionali", conclude Fedeli.
(Red/ Dire)