Versari bacchetta sindacati; "preoccupa paura futuro nei giovani"
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Bologna, 18 set. - Dopodomani, venerdi' 15 settembre, in Emilia-Romagna la prima campanella suonera' per circa 620.000 studenti, di cui 70.000 iscritti alle paritarie. I dati sugli alunni di origine straniera non sono ancora definitivi, ma l'anno passato erano circa 90.000, ovvero il 16,6% dell'intera popolazione scolastica regionale. Le classi funzionanti saranno quasi 25.000, di cui 9.300 nelle scuole elementari. Tra docenti (55.557) e personale Ata (14.320) sono attivi quest'anno oltre 70.000 posti, in aumento rispetto al passato (erano 62.700 nel 2014). "Abbiamo concluso tutti i concorsi e nominato tutti quelli che potevamo nominare- assicura Versari- torniamo in classe sereni". Poi replica allo stato di agitazione proclamato dalla Cgil a livello nazionale per il personale tecnico-amministrativo. "All'incontro coi sindacati, quando ho chiesto se andava bene confermare il contingente dell'anno scorso, mi hanno risposto che erano contenti. E cosi' ho fatto- sottolinea Versari- poi ognuno svolge il suo ruolo".
Rispetto all'anno passato, l'organico Ata in Emilia-Romagna e' aumentato di 150 unita', con cui "saranno garantiti il regolare svolgimento delle attivita' delle segreterie, la funzionalita' delle aule e dei laboratori e il funzionamento dei servizi scolastici". Oltre alla carenza di organico, pero', i sindacati protestano anche per la decisione del ministero di fare ai supplenti Ata contratti non per tutto l'anno scolastico, ma solo fino ad avente diritto. Questo, spiega Versari, "perche' la nuova graduatoria sara' pronta a marzo e non potevamo nominare per tutto l'anno persone che tra qualche mese dovranno lasciare il posto ai legittimi titolari". Insomma, coi sindacati "abbiamo vedute diverse- conferma il direttore dell'Usr- ma penso sia difficile che il ministero cambi orientamento".
Ad attendere i ragazzi dell'Emilia-Romagna sui banchi di scuola ci saranno due messaggi: il primo dell'ex rettore dell'Alma Mater di Bologna, Ivano Dionigi, destinato alle prime classi in cui si studiera' latino. Una lettera condivisa con l'Usr, spiega Versari, "che auspichiamo possa essere letta agli studenti" perche' capiscano "le ragioni fondanti del fare latino oggi". La seconda lettera e' firmata dallo stesso provveditore, che invita i ragazzi a combattere la paura del futuro. Un tema, scrive lo stesso Versari, che trae "spunto dai fatti terroristici del nostro tempo". La paura, dice il provveditore, "e' un meccanismo naturale di difesa. E' utile avere paura delle pasticche che qualcuno potrebbe passarvi, paura di correre sulla strada, di andare in moto senza casco, in auto senza cinture, paura delle sbronze. Queste azioni sono potenzialmente mortali, percio' e' bene temerle e adottare le giuste contromisure".
Ma esiste anche un altro tipo di paura, quella "senza difesa, verso tutto e chiunque", che "non permette di crescere e costruire il futuro. Preoccupa l'idea che cresciate nella paura di tutto, nella paura-senza-oggetto perche' con infiniti potenziali oggetti", scrive appunto Versari, che invita gli studenti a costruire "solidi rapporti intorno a voi, a partire dai vostri compagni di classe. Amicizie concrete, in carne e ossa. Relazioni reali, non virtuali, ne' immaginarie". Ma il direttore dell'Usr invita i ragazzi anche a "ripensare al rapporto con i vostri genitori" e con gli insegnanti, a cui "molte volte apparite come Ufo- dice Versari- sono convinto che anche voi, a volte, vi sentiate cosi': Ufo caduti qui per caso. E' la sensazione di tutti gli adolescenti, perche' l'adolescenza e' il tempo in cui prevale l'inquietudine della ricerca".
(Red/ Dire)