(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 18 set. - "Incrementare il numero di laureati nel nostro Paese e' uno degli obiettivi che ci siamo prefissati e verso il quale ci stiamo gia' muovendo. I dati certificati oggi dall'Ocse confermano un quadro che conosciamo e rispetto al quale il Governo sta mettendo in campo azioni mirate, nella consapevolezza che aumentare il numero di coloro che si laureano, con un'attenzione specifica all'incremento delle lauree nei settori scientifici, e' un tema che guarda al futuro del Paese, alla sua capacita' di essere competitivo nel quadro internazionale", cosi' la ministra dell'istruzione, Valeria Fedeli sui dati Ocse.
"Le risorse per il sistema universitario sono naturalmente il primo punto da mettere all'attenzione- spiega Fedeli- Quest'anno il fondo per le universita' aumenta dell'1%, crescera' del 4,2% nel 2018. Significa piu' risorse per il sistema, anche per il diritto allo studio, l'orientamento, la qualificazione dei percorsi. Sul diritto allo studio abbiamo messo in campo piu' finanziamenti, stabilizzando il Fondo nazionale a 217 milioni, ma anche nuovi strumenti di accesso per le fasce piu' deboli, come la no tax area per chi ha un Isee fino a 13.000 euro e tasse 'calmierate' per chi e' fra i 13.000 e i 30.000 euro. Stiamo mettendo in campo nuove politiche per l'orientamento e nel Fondo di finanziamento di quest'anno abbiamo anche 7,5 milioni per interventi di sostegno alle studentesse e agli studenti diversamente abili o con disturbi specifici di apprendimento e 64,2 milioni per il cosiddetto Fondo giovani (borse di mobilita' internazionale, incentivi per l'iscrizione alle lauree scientifiche e a quelle di particolare interesse nazionale)".
"Nella prossima legge di bilancio- prosegue ancora Fedeli- porremo un'attenzione specifica all'Universita' e abbiamo in programma un ampio confronto su questo settore che lanceremo a novembre, coinvolgendo tutti gli attori in campo. Abbiamo gia' aperto un primo confronto sul tema delle lauree professionalizzanti. Il Paese deve individuare i propri obiettivi prioritari per i prossimi anni senza i quali le risorse rischiano comunque di non essere sufficienti".
Quanto al finanziamento del sistema di istruzione, "i dati diffusi oggi- conclude la ministra- si riferiscono al 2014. Da allora, con la riforma Buona Scuola e le successive leggi di bilancio, sono stati fatti investimenti importanti, tre miliardi a regime sulla scuola, che si evidenzieranno nei prossimi Rapporti dell'Ocse. Cosi' come sono aumentati gli investimenti per l'universita'. C'e' gia' stato un cambio di passo, un impegno che intendiamo portare avanti".
(Red/ Dire)