(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 23 ott. - È stata pubblicata il 18 settembre scorso dal Tar Piemonte la sentenza (4415/17) che conferma la bocciatura di uno studente che aveva riportato un 5 in condotta alle scuole superiori. A farlo sapere e' il presidente dello 'Sportello Diritti' Giovanni D'Agata, che lo considera un vero e proprio giro di vite del Tar Piemonte contro il bullismo a scuola.
Sentenza che potrebbe essere considerata severa, se non fosse che il ragazzo e' stato accusato di creare un "clima di tensione" in classe. Rigettato, dunque, il ricorso dei genitori dell'alunno, piu' volte sospeso- per un totale di 46 giorni complessivi- per aver sputato un docente ed essere stato accusato di un atto vandalico a carico dell'auto del dirigente scolastico. Non sono bastati al giudice i voti, tutto sommato positivi, nelle varie materie: un 9 in ginnastica, una serie di 6 e soltanto due 5, in matematica e tecnologia. Per i giudici amministrativi a risultare decisiva e' l'insufficienza del voto in comportamento, anche perche' il consiglio di classe non puo' non valutare le precedenti sanzioni disciplinari riportate e la non irrilevante circostanza che lo studente non avesse dimostrato un miglioramento tra il primo e il secondo quadrimestre.
A pesare sulla bocciatura, quindi e' l'insufficienza in condotta, su cui non e' stato possibile transigere perche' le sanzioni disciplinari gia' inflitte risultano definitive, a seguito dei rigetti delle impugnazioni al comitato dell'istituto scolastico prima e al dirigente dell'ufficio scolastico regionale, poi.
(Red/ Dire)