(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 27 nov. - Oggi si dibatte tra gli adulti su quale sia effettivamente il ruolo e il valore dell'Europa. Le posizioni sono molteplici: per esempio nel nostro paese vi e' un'idea generale che l'Europa vada riformata, da posizioni piu' radicali, come quelle della Lega Nord, a quelle piu' moderate della maggior parte dei partiti, che credono che nel continente vi sia un eccessiva austerita' economica Tuttavia chi ha meno voce in capitolo sono i giovani, coloro che pero' porranno le basi di un eventuale cambiamento in Europa. Oggi noi studenti del Leonardo da Vinci proveremo a dar voce a questi ragazzi per stimolarli a far valere le loro idee in una societa' che poco ci ascolta Intanto il tema su cui c'e' piu' discussione e': ti senti cittadino europeo oppure saresti a favore di un'ipotetica uscita? A risponderci sono stati sei ragazzi della nostra scuola, tra i quali sono emersi pareri discordanti Una parte consistente di questi si considera ancora cittadina europea. Nonostante cio' in tutti si evince una maggiore o minore volonta' di cambiamenti. Ad esempio, riguardo un punto caldo della politica attuale quale l'immigrazione, vi e' un generale pensiero: che il peso di una cosi' grande migrazione debba essere spartito, in base a criteri di disponibilita' fisica ed economica, tra tutti i paesi dell'Europa, e non solo tra i paesi che, per ragioni geografiche, sono i primi ad accoglierli, in modo da garantire ai migranti una degna qualita' di vita ed una giusta integrazione sociale Un'altra proposta interessante, espressa dai ragazzi, e' quella di favorire i paesi piu' arretrati o piu' in difficolta' alleggerendo la tassazione e investendo denaro sulle piccole-medie imprese.
Tuttavia i ragazzi hanno messo in luce anche i punti fermi di quest'Europa: la moneta unica e la libera circolazione favoriscono il commercio e gli spostamenti delle persone all'interno della comunita'.
Le idee di una ragazza pero' si differenziano parzialmente, in quanto a livello teorico si considera cittadina europea, ma sul piano pratico sente che vi e' un eccessivo dislivello economico e sociale tale da farle provare disagio quando si trova nei paesi piu' sviluppati. Tuttavia al momento reputa un'eventuale uscita dall'Europa come un vero e proprio suicidio; l'Inghilterra, presa come esempio, e' riuscita a sopportare il colpo della separazione (seppur si tratta solo di previsioni) poiche' dotata di un'economia stabile e da sempre indipendente. Nel nostro caso abbiamo invece un'economia troppo dipendente da quella della Comunita' Europea Una voce fuori dal coro e' portata avanti da un alunno che pensa che l'Italia debba assolutamente uscire dall'Europa.
Secondo lui infatti i trattati UE violentano la costituzione italiana e ogni paese dovrebbe avere una propria moneta. Inoltre, egli riporta come esempio di cio' la Svizzera e la Norvegia, paesi da sempre estranei alla Comunita' Europea e con un'economia piu' avanzata rispetto a molti dei paesi europei L'unica domanda alla quale hanno risposto univocamente e': sei attualmente rappresentato/a da qualcuno in grado di portare avanti il cambiamento che desideri? Risposta: NO! Noi autori dell'articolo, dal nostro canto, crediamo che anche se i tempi sembrano bui, forse piu' che mai, non bisogna mai smettere di credere nel cambiamento e portare avanti le proprie idee a testa alta; il cambiamento siamo noi giovani, ma per far si' che cio' accada e' necessario che tutti comincino a farsi una propria idea sul mondo che ci circonda e i problemi che lo affliggono.
Per questo vorremmo concludere ringraziando i ragazzi che hanno collaborato a quest' articolo, dimostrando un interesse gia' vivo in loro e una partecipazione attiva alla vita sociale: Filippo Sansone (II B Scientifico), Vittoria Raponi (I C Linguistico), Valerio Carioli (III A Classico), Ostafe Vlad-Stefan (II A Classico), Valerio Sebastiano (III A Classico).
(Red/ Dire)