(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 27 mar. - "Promuovere la conoscenza, insegnare a individuare il male, educare ad agire nel rispetto delle regole, del lecito e del giusto. Eliminare disparita', riconoscere diritti, garantire pari opportunita' e condizioni di vita decorose: sono questi i compiti della scuola, una scuola che e' presidio di legalita', e' spazio del sapere che scardina le paure in cui si annidano e trovano terreno fertile i poteri criminali. È dal nostro sistema di istruzione e formazione che dobbiamo partire per togliere terreno sotto ai piedi alla mafia. Ho fiducia nelle nuove generazioni, so che sono in grado di costruire una societa' libera, unita, di solidarieta' e uguaglianza. Ogni giorno, con il nostro e con il loro impegno quotidiano. È con l'istruzione e l'educazione che vinceremo la battaglia contro la criminalita' organizzata". Cosi' il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca, Valeria Fedeli in occasione della XXII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie.
"È indispensabile- continua Fedeli- ricordare chi ha lottato contro i poteri mafiosi, mettendo a repentaglio e perdendo la propria vita. È fondamentale affinche' le nuove generazioni siano consapevoli e conoscano un patrimonio di conquiste e di valori del quale sono eredi. Ma facciamo delle vittime della mafia testimoni, non eroi. Non erano persone speciali, investite di poteri straordinari. Pensarla cosi' e' solo un modo per deresponsabilizzarci. Erano donne e uomini come noi che, mossi da un profondo senso di giustizia e di amore per il bene comune, hanno lavorato giorno dopo giorno per eliminare atteggiamenti criminali, illegali e illeciti. Tutte e tutti noi siamo chiamati a fare altrettanto nella vita di tutti i giorni. Siamo chiamati ad impegnarci per debellare qualsiasi tipo di sopruso e di discriminazione. Perche' la mafia non e' solo quella che sventra le autostrade e uccide per strada: c'e' ancora tanto da fare, come dimostrano le cronache degli attacchi a Don Luigi Ciotti degli ultimi giorni".
"La scuola e' in prima linea, per natura e scopi connaturati, in questa battaglia. Da tempo, come ministero stiamo lavorando in sinergia con associazioni, enti, territori per promuovere sempre piu' a fondo una cultura della legalita' e del rispetto. Non solo con investimenti su azioni ordinarie del sistema scolastico, ma anche con attivita' collaterali che impegnino le nostre studentesse e i nostri studenti in un percorso di crescita sana e libera. Sono certa che le nuove generazioni sapranno dare gambe ai sacrifici di quelle donne e di quegli uomini che hanno amato il nostro Paese sopra ogni cosa", conclude il ministro".
(Red/ Dire)