"Abbiamo investito oltre 7 miliardi assumendoci priorita'"
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 29 mag. - "La visione sottesa agli investimenti e' che noi dobbiamo investire in edilizia scolastica a 360 gradi per mettere in sicurezza, per creare ambienti educativi dove anche l'architettura funga da stimolo alla didattica. Queste sono state le scelte che noi abbiamo fatto, anche a partire dalle tragedie che ci sono state, come i crolli di scuole che hanno messo a repentaglio la vita degli studenti e studentesse. Ma non ci si e' soffermati solo sulla messa in sicurezza, che e' fondamentale, ma anche sul ripensamento dell'insieme degli ambienti in modo da renderli adatti a stimolare la didattica. Questa e' la visione che noi abbiamo". Cosi' il ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli a margine della seconda giornata del seminario internazionale 'Space for learning. Bridging innovation and safety in school buildings', organizzato dal ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca in collaborazione con l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che si e' svolto ieri e oggi nella sede del Miur a viale Trastevere a Roma e che si chiudera' domani, giovedi' 25, con la visita dei delegati Ocse nei comuni di Amatrice e Cittareale.
Un momento in cui si e' fatto il punto sull'edilizia scolastica dal punto di vista della messa in sicurezza e dell'innovazione e in cui sono stati presentati i fondi gestiti dal Miur negli ultimi tre anni. 2 miliardi e 473 milioni nel 2014/15, 268 milioni nel 2016 e 2 miliardi e 456 milioni in cantiere per il 2017 per un totale di 5 miliardi e 197 milioni che hanno portato a realizzare 7.106 interventi di messa in sicurezza e adeguamento sismico e 6.198 verifiche di indagini diagnostiche. A queste risorse vanno aggiunti i 2 miliardi e 543 milioni di euro stanziati dal governo, che portano il totale degli investimenti a 7 miliardi e 740 milioni di euro. "C'e' stato un investimento davvero importante di piu' di sette miliardi, con cui ci siamo anche assunti delle priorita'- aggiunge Fedeli-. Le prime sono quelle di intervenire nelle scuole, per quelle dove ci sono elementi di sicurezza che sono stati messi a repentaglio. Penso alle zone del terremoto, penso a dove c'e' una fatiscenza specifica. Per questa ragione abbiamo riattivato l'Osservatorio Nazionale sull'edilizia scolastica, composto non solo dal ministero dell'Istruzione, ma anche da Enti locali e Regioni, perche' e' in quell'ambito che, valutando le proposte e le graduatorie sulle priorita' che arrivano dalle Regioni e dagli Enti locali, noi decidiamo quali finanziamenti sono prioritari. Cosi' come e' importante aver riattivato l'Anagrafe dell'edilizia scolastica, che vuol dire mettere in trasparenza quale finanziamento e' destinato a chi, per che cosa e dove e i tempi di realizzazione".
Altrettanto importante e' stato per la titolare del dicastero assumere e terminare gli accordi "per avere i mutui Bei, che sono un'ulteriore facilitazione per spingere anche gli Enti locali e le strutture territoriali a reinvestire per mettere in sicurezza, innovandoli, gli ambienti scolastici e fare investimenti per digitalizzare le scuole e per formare i docenti, in servizio, oltre che per il nuovo reclutamento". Una somma di interventi che, per Fedeli, "fanno parte di una moderna e innovativa visione complessiva dei cambiamenti che devono intervenire nella scuola: innovazione qualitativa sui contenuti, per una didattica che costruisca apprendimento, con ambienti scolastici che devono essere ripensati proprio da questo punto di vista".
(Red/ Dire)