Meeting nazionale per la pace, De Filippo: Parola e' arma potente
"Bene linee guida, documento importante per tutto il settore"
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 8 mag. - "Una potentissima arma a favore della pace e' la parola. Come ci insegna Papa Francesco e come ci dimostra il meeting nazionale delle scuole per la pace, che noi sosteniamo con entusiasmo e convinzione, la parola puo' essere virtuosamente immessa nelle scuole". Cosi' il sottosegretario all'Istruzione, Vito De Filippo, intervenendo all'evento organizzato presso la Sala della Comunicazione del Miur nell'ambito delle due giornate del meeting nazionale delle scuole per la pace. L'incontro con gli studenti e' avvenuto in contemporanea con altri appuntamenti presso il ministero degli Affari esteri, il dipartimento per le Pari opportunita', la Camera dei deputati, il Campidoglio, la sede Rai di viale Mazzini e il centro congressi Angelicum. "La parola- ha aggiunto il sottosegretario- servira' alle ai ragazzi che in questi due giorni parteciperanno al meeting per analizzare, riflettere, sviluppare e comprendere a fondo il concetto di pace, che nel corso dei lavori effettuati in classe e' stato sviluppato attorno a sette valori, identificati da altrettante parole: nonviolenza, giustizia, liberta', pace, diritti umani, responsabilita', speranza".
Nel corso dell'evento al Miur, al sottosegretario De Filippo sono state consegnate le linee guida per l'educazione alla pace e alla cittadinanza glocale: un testo frutto del lavoro di un gruppo di 162 insegnanti impegnati in un programma originale di formazione e ricerca, denominato 'La pace si insegna e si impara', svoltosi in Friuli Venezia Giulia dal 2015 al 2017. "Le linee guida sono un documento importante- ha sottolineato De Filippo- perche' aperto al contributo di tutte le docenti e i docenti, dirigenti scolastici che vogliono concorrere alla costruzione della scuola come bene comune e desiderano contribuire all'educazione e alla formazione delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti, affinche' ciascuna e ciascuno di loro possa essere 'artigiano della pace', per citare Papa Francesco, partecipando attivamente alla costruzione di un mondo piu' giusto, libero e solidale".
(Red/ Dire)
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