(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 8 mag. - Dare agli adolescenti gli strumenti per conoscere i propri diritti, e a genitori e docenti quelli per individuare i segnali di disagio dei ragazzi. E soprattutto promuovere nelle scuole azioni sinergiche per diffondere la cultura dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Su queste basi questa mattina e' stato firmato, in occasione della Giornata nazionale per la lotta alla pedofilia ed alla pedopornografia, un protocollo d'intesa al Teatro Eliseo di Roma, tra il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli e il Garante dell'Infanzia e Adolescenza, Filomena Albano. Davanti a una platea di studenti degli istituti romani, al direttore artistico del teatro, Luca Barbareschi, e al capo della Polizia postale, Nunzia Ciardi, le due rappresentanti istituzionali hanno siglato l'intesa di durata triennale che prevede tra l'altro: la promozione di iniziative congiunte per la tutela dei diritti delle persone di minore eta', con particolare riferimento a quelle dirette a garantire il diritto allo studio dei minori non accompagnati; la promozione di azioni sinergiche per diffondere la cultura dei diritti dell'infanzia; la realizzazione di corsi di aggiornamento, seminari, workshop, sulle tematiche in oggetto; l'istituzione di un tavolo di lavoro presieduto da un rappresentante del Miur e composto dai rappresentanti di ciascuna parte sottoscrittrice.
"Bisogna sempre sapere- ha detto Fedeli- che la pedofilia prevalentemente avviene in contesti di vicinanza. La firma di questo protocollo con l'Autorita' garante per l'Infanzia e' un potenziamento degli strumenti e un lavoro congiunto fondamentale che dobbiamo fare". "Ai ragazzi dico, non abbiate paura di denunciare, non sarete giudicati voi per questo quanto piuttosto chi vi fa violenza. Nessuno- ha concluso il ministro- puo' sfiorare il vostro corpo se voi non lo desideriate". "Il nostro obiettivo- ha aggiunto Albano- e' diffondere i principi previsti dalla convenzione delle Nazioni unite tra cui l'articolo 19 che prevede una vita libera da ogni forma di violenza", quindi "sensibilizzazione e prevenzione" per individuare "i segnali di abuso e far capire ai bambini che bisogna rompere il muro del silenzio e dell'omerta'".
E una vittima della pedofilia e' proprio il padrone di casa, Luca Barbareschi, che ai ragazzi presenti ha raccontato la sua drammatica esperienza quando aveva appena 7 anni quando per due anni fu abusato da una persona adulta: "per anni- ha spiegato- credevo che quello che avevo subito fosse colpa mia, quando in realta' colpe non ne avevo. Ho passato una vita a sentirmi una persona inferiore, con i sensi di colpa. Ai voi dico, denunciate e sentitevi liberi di farlo".
(Red/ Dire)