(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 6 feb. - Un appello, accorato, al Governo: "Basta con i tagli ai fondi per la cultura, e' fondamentale come la sanita' e l'istruzione". A sostenerlo, a gran voce, l'attore romano Massimo Wertmuller, atteso nei prossimi giorni dallo spettacolo teatrale a Roma, al Palladium - Universita' Roma Tre, dove si cimentera' in una lettura scenica dell'Iliade di Omero.
Il rapporto tra la gestione di un teatro e l'universita' "e' ancora da assestare- spiega l'attore all'agenzia Dire- C'e' da fare ancora molto sul piano della comunicazione tra il teatro e gli studenti universitari, che sono una sacca viva di interesse, che va stimolata". Per Wertmuller "pensando a una programmazione di un certo tipo, mettendola in contatto con la realta che sono gli studenti, si puo' fare moltissimo sotto l'ala universitaria, si puo' veicolare il teatro". Che, continua, "andrebbe insegnato a scuola, come l'educazione fisica". L'Italia, spiega, "e' un Paese che nella cultura e nella bellezza ha una forte voce, anche industriale, economica".
E ancora: "Ricordo la frase che con la cultura non si mangia. Io ci ho fatto il mio lavoro. Quando vedi che quando si aprono i musei e che ci sono quelle lunghe file, capisci che c'e' sete di cultura da parte del cittadino- prosegue- Ricordo le estati romane da Nicolini in poi, con indotti di lavoro importantissimi".
Per Wertmuller "non e' vero che il cittadino non e' disposto a spendere per un biglietto a prezzo 'politico'. Il romano e il cittadino in genere sono pronti a invece a stare per esempio in una bella piazza romana per vedere uno spettacolo. Il cittadino e' pronto a vivere la cultura, unico strumento per migliorarsi e crescere".
Da qui, l'appello: "Pensando che un Paese come la Francia da' quasi il 2% del Pil alla cultura, pensando che la Francia protegge il proprio prodotto culturale come grande elemento di identita' nazionale, si potrebbe chiedere a chi governa di mettere la cultura in un modo piu' importante in agenda, di non tagliare i soldi alla cultura", un tema "fondamentale come sanita' e istruzione. Cari governanti, state in Italia e non in un Paese senza storia. Anche cinematograficamente abbiamo avuto un grande riconoscimento, abbiamo avuto commedie, abbiamo avuto De Sica e Scola: mettete in un posto centrale dell'agenda il tema della cultura. Altrimenti questo bellissimo Paese si rovinera' sempre di piu'".
(Red/ Dire)