(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 11 dic. - "Le indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione sottolineano la necessita' di un positivo e continuo incontro e confronto tra culture e religioni 'per riconoscere e apprezzare le diverse identita', le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di dialogo e di rispetto reciproco'. Cio' costituisce attuazione dei principi fissati nell'articolo 3 della nostra Carta costituzionale, che predica la pari dignita' sociale di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza, lingua, opinioni politiche, condizioni personali e sociali e, non ultimo, di religione. In ossequio a questo principio costituzionale, la scuola e' per eccellenza luogo di inclusione, di accoglienza e di uguaglianza. Discriminazioni e emarginazioni non appartengono a questa istituzione". Cosi' durante il question time alla Camera, la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli rispondendo a un'interrogazione "sulle iniziative volte a salvaguardare le manifestazioni che caratterizzano la ricorrenza del natale a scuola".
"Per quanto attiene alla specifica programmazione di manifestazioni legate alle festivita' natalizie, si rappresenta che l'articolo 311 del Testo unico in materia di istruzione stabilisce che: 'La Repubblica Italiana, nel garantire la liberta' di coscienza di tutti, riconosce agli alunni delle scuole pubbliche non universitarie, il diritto di avvalersi o di non avvalersi di insegnamenti religiosi'. A tal fine, l'insegnamento religioso ed ogni eventuale pratica religiosa, nelle classi in cui sono presenti alunni che hanno dichiarato di non avvalersene, non deve aver luogo in occasione dell'insegnamento di altre materie, ne' secondo orari che abbiano per i detti alunni effetti comunque discriminanti. Nel caso specifico, relativo alla direzione didattica statale 'Ragusa Moleti', (scuola palermitana dove secondo alcuni organi di stampa la preside avrebbe "vietato agli insegnanti di fare recitare preghiere e di esporre immagini sacra all'interno dell'istituto', ndr) risulta che nessun crocefisso sia mai stato rimosso, coerentemente con quanto statuito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo nella sentenza citata. Inoltre, risultano essere stati confermati i momenti di festeggiamento del Natale programmati, d'intesa con la comunita' scolastica", ha concluso la ministra.
(Red/ Dire)