(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 3 apr. - "Industria 4.0 per la Scuola Superiore Sant'Anna e' una sfida per mettere competenze sempre piu' a servizio delle imprese". Lo ha detto Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, in occasione della presentazione di 'Competence Center 4.0', nell'ambito del piano nazionale Industria 4.0, presso la Fondazione Piaggio, in via Rinaldo Piaggio a Pontedera. "Abbiamo una grande tradizione di rapporti con piccole e medie e grandi imprese, adesso vogliamo aumentare interazione con loro su temi quali robotica, internet, cloud, sicurezza informatica, connettivita'- ha detto ancora ilr ettore- Tutto cio' che serve per fare salto di qualita' mantenendo il proprio tipo di business ma utilizzando nuove tecnologie. Vogliamo quindi fornire alle imprese soluzioni per garantire opportunita' di crescita e di sviluppo. Il punto chiave adesso e' fare industria 4.0 e cioe' trasferire competenze che gia' ci sono nelle universita' verso il mondo delle piccole e medie imprese. La Toscana e la provincia di Pisa in particolare sono un territorio di piccola e media impresa che tipicamente esprime il meglio della manifattura e dell'industria con il problema del dimensionamento delle imprese, da superare con interazioni con mondo dell'universita' e della ricerca per fare salto il verso industria 4.0". L'obiettivo "e' far diventare ancora piu' tecnologiche le piccole e medie imprese e se riusciremo in questo avremo raggiunto un grande risultato.
Limite e' il piccolo dimensionamento dell'industria italiana che non sempre riesce a fare salto di qualita' e andare verso mercato elettronico, il cloud, la robotizzazione della linea produttiva". Rispondendo alle domande dei giornalisti che gli chiedevano un commento sulla politica di dazi annunciata dal presidente Donald Trump, ha aggiunto "Sembra un contrasto presentare le iniziative legate alla quarta rivoluzione industriale e sentire parlare di dazi, ma il mondo e' fatto cosi', a volte si affermano modelli che sembrano un passo indietro e che, secondo me, lo sono. Noi dobbiamo guardare avanti, guardare a un mercato unico europeo che intanto deve rafforzarsi per dare piu' opportunita' ai cittadini europei". Paolo Dario, direttore Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna, ha spiegato: "Per industria 4.0 presentiamo una proposta di ricerca molto applicata che va verso innovazione di processo, che e' obiettivo di 4.0, ma anche di prodotto. In Toscana l?area pisana in particolare ha densita' e qualita' di ricercatori, le imprese hanno capito che questa e' chance e il governo ha investito soldi veri. Le capacita' di fare e trasferire ricerca ci sono, la sfida maggiore adesso e' trasferire queste competenze. Industria 4.0 e' gia' realta', molte tecnologie sono gia' largamente disponibili, ma oggi soltanto il 5 per cento delle imprese adotta tecnologie 4.0. La nostra sfida e' coinvolgere molte piu' imprese piccole, artigianali che producono e offrono servizi".
La fabbrica del futuro, continua Dario, "avra' caratteristiche neppure tanto prevedibili, ma l'obiettivo e' mantenere competitivita' aziende esistenti, nessuno vuole stravolgerle pero' dobbiamo gia' pensare a un futuro fatto di aziende piu' leggere, animate da nativi digitali, che lavorano sulla manifattura digitale, un nuovo tipo di aziende e di imprenditori che portano alla nascita di posti di lavoro altrettanto innovativi". Presente la parlamentare e docente di bioingegneria Maria Chiara Carrozza: "Condivido il cammino che ha portato a piano 4.0, sostenitrice fin da quando decidemmo di attivare la commissione conoscitiva all?interno della commissione attivita' produttive della Camera, le cui considerazioni il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda ha fatto proprie e ha trasformato in piano 4.0. Nei giorni scorsi e' iniziata alla Camera la discussione della mozione su robotica e intelligenza artificiale che ho scritto io e dunque cominciamo a parlare di questi temi anche in parlamento. Sono qui a rappresentare mondi che sostengono che Italia abbia bisogno di investimenti per la quarta rivoluzione industriale, per creare e mantenere posti di lavoro".
La politica, ha detto ancora l'ex ministro, "si e' dimostrata pronta a cogliere l'opportunita' data dalla quarta rivoluzione industriale e, avvicinandosi verso la fine di questa legislatura, per me rappresenta una soddisfazione a livello di impegno politico, ma anche personale. Se adesso tutti parlano di robotica credo di avere anche io una piccola parte di merito.
Sono certo che, grazie anche all'impegno e alla proposta della Scuola Superiore Sant?Anna, il piano industria 4.0 avra' una ricaduta positiva anche in Toscana".
(Red/ Dire)