Oltre due terzi acquisira' le competenze di base nel 2030
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 26 set. - Secondo un rapporto dell'International Commission on Financing Global Education Opportunity, piu' di due terzi degli studenti nei paesi a basso reddito non acquisira' le competenze di base elementari nel 2030, nonostante l'obiettivo ambizioso di garantire ad ogni bambino la possibilita' di andare a scuola e di apprendere.
Alcuni dati del rapporto: - Solo la meta' degli studenti di scuola elementare eta' e poco piu' di un quarto di quelli di scuola secondaria nei paesi a basso e medio reddito acquisiscono competenze di base.
- Circa 330 milioni di studenti delle scuole primarie e secondarie non raggiungono neanche I risultati di apprendimento di base.
- Si stima entro il 2030 ci saranno 1,4 miliardi di bambini in eta' scolare nei paesi a basso e medio reddito.
Il rapporto The Learning Generation: Investing in Education for a Changing World evidenzia che senza un aumento urgente degli investimenti nell'istruzione da parte dei governi nazionali, i bambini nei paesi a basso reddito rimarranno intrappolati in cicli intergenerazionali di poverta' e saranno lasciati senza le competenze e le conoscenze di cui hanno bisogno per contribuire alle loro societa' e alle economie quando raggiungeranno l'eta' adulta. "Ogni bambino, in ogni paese, in ogni quartiere, in ogni casa ha diritto non solo di avere un posto a sedere in una classe, ma anche ad una istruzione di qualita' - a partire dai primi anni di vita, la piu' importante fase di sviluppo del cervello", ha dichiarato il direttore generale dell'Unicef Anthony Lake. "Abbiamo bisogno di investire in anticipo, investire in qualita', e di investire in azioni - oppure pagare il prezzo di una generazione di bambini condannati a crescere senza le conoscenze e le competenze necessarie per raggiungere il loro potenziale".
Secondo il rapporto piu' di 1,5 miliardi di adulti non avranno alcuna istruzione oltre quella elementare nel 2030. L'Unicef sostiene le raccomandazioni formulate nel Rapporto e chiede un aumento degli investimenti per l'istruzione nazionale, dal 3 al 5% per aiutare ad affrontare quello che potrebbe essere una crisi globale dell'istruzione.
(Wel/ Dire)