"Nelle universita' percorsi per formazione data scientist"
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 14 nov. - "Il Miur ha avviato rispetto al digitale due processi di riferimento: il Piano nazionale scuola digitale e il Piano nazionale di formazione digitale per i docenti. Il primo piano sta avendo ottimi risultati sul campo e investe, da qui al 2020 circa 1000 milioni di euro, distribuiti tra fondi nazionali, fondi PON, ex legge 440 e buona scuola". Cosi' a diregiovani.it il dirigente del ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca Davide D'Amico a margine del convegno 'L'economia digitale puo' creare occupazione?', organizzato a Roma dalle associazioni 'Italian Digital Revolution' e 'Civita' con il patrocinio dell'Agenzia per l'Italia Digitale.
L'introduzione e la diffusione del digitale sta procurando uno snellimento nel lavoro del ministero che "ha adottato procedure di scambio digitale dei documenti, con un notevole risparmio in termini di carta e organizzazione del lavoro". Ad esempio, dichiara D'Amico, "rispetto alla procedura di accreditamento degli enti al Miur di cui mi occupo,e' stato tutto dematerializzato con notevole beneficio per le aziende, che sanno con certezza qual e' la procedura, e per il personale formato e facilitato da processi standardizzati a livello digitale".
Sul fronte dell'universita' invece "e' stato creato- spiega D'Amico- un gruppo di lavoro che ha condotto uno studio il cui obiettivo era quello di redarre un documento sui Big Data. I risultati di questo studio- conclude- hanno suggerito al ministero di inserire percorsi per lo sviluppo di profili professionali nel settore dei Data Scientist all'interno degli atenei".
(Wel/ Dire)