Rimini, in otto su cento hanno problemi a pagarla
Sono 300 i morosi, a 100 concessa rateizzazione debito
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 7 nov. - Sono tempi in cui si fa fatica anche a pagare la mensa del figlio. Infatti a Rimini sono 300 i morosi nei servizi educativi e scolastici del Comune, circa l'8% sul totale degli iscritti. I servizi in questione riguardano in particolare la riscossione del servizio mensa nelle scuole elementari e nelle materne statali, e quella delle rette nelle materne e nei nidi comunali. Uno "zoccolo duro" che l'Amministrazione comunale e' "costantemente impegnata a recuperare seguendo diverse tipologie di intervento". Il primo step e' l'invio di una lettera di invito a saldare nei mesi successivi quanto dovuto. Una "messa in mora" grazie alla quale molte famiglie, "evasori spesso per dimenticanza, rientrano gia' del debito".
Se dopo tre o quattro mesi nulla si muove la pratica passa alla societa' di riscossione Sorit, che provvede, anche ad anni di distanza, a recuperare il credito in maniera coatta. Chi viene raggiunto da questi provvedimenti solitamente cerca di pervenire a un accordo con l'Amministrazione anche attraverso la rateizzazione del debito; sono circa un centinaio, ogni anno, quelli concessi dal Comune. Cosi' il flusso di rientro dei debiti e' costante. Ci sono poi le famiglie che non presentano Isee e a cui il Comune e' tenuto, per regolamento, ad applicare la tariffa massima.
Il Comune di Rimini e' stato tra i primi, nel 2010, a iniziare la riscossione diretta. E i dati evidenziano l'aumento "esponenziale" di situazioni di sofferenza, presumibilmente dovute alle difficolta' veicolate dalla crisi economica, dal 6% del 2012 all'8%. Aumentano anche quanti scivolano in fasce di reddito piu' basse e, tra coloro che gia' erano in fasce di disagio economico, coloro che non richiedono piu' i servizi.
Il Comune ricorre a piu' strumenti, spiega l'assessore alla Scuola Mattia Morolli, non solo per incassare le cifre non pagate, anche per "prevenire morosita' future". Intanto si distingue tra "distratti ed evasori". Per i primi e' attiva una serie di strumenti di rientro graduale, che tutelano Comune e famiglie, come le rateizzazione. Per i secondi, insieme alla Sorit, "abbiamo impostato un sistema di verifiche e monitoraggio permanente per contrastare situazioni che vanno a discapito di tutta la comunita'". E i flussi di rientro sono "importanti", mentre calano gli "evasori totali". A livello piu' generale pero', rimarca Morolli, c'e' "uno scivolamento verso il basso" delle famiglie riminesi "figlio di dinamiche economiche e sociali uguali in tutta Italia, ma che e' doveroso affrontare, seppure anche parzialmente, a livello locale". Da qui il blocco per tre anni delle rette scolastiche, mentre il nuovo regolamento che sara' presentato nei prossimi mesi cerchera' di armonizzarle in maniera "sempre piu' precisa ai mutati contesti lavorativi ed economici".
(Wel/ Dire)
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