Emilia Romagna, 15.855 alunni disabili in classe e "troppe barriere"
Exposanita': E non sono solo architettoniche, anche informatiche
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Bologna, 14 mar. - Nonostante in Emilia-Romagna gli alunni con disabilita' iscritti nell'anno scolastico 2014-2015 siano stati ben 15.855, il 2,6% del totale, "gli istituti presentano numerose barriere che non li rendono inclusivi. Tra queste l'assenza di segnali visivi, acustici e tattili per favorire la mobilita' all'interno della scuola di alunni con disabilita' sensoriali; la mancanza di percorsi interni ed esterni accessibili; la scarsa presenza di tecnologie informatiche per l'apprendimento". Questa la fotografia scattata, su base dati dell'Istat e del ministero dell'Istruzione da Exposanita' (manifestazione in programma a Bologna dal 18 al 21 maggio prossimi), l'evento fieristico dedicato ai temi della sanita' e dell'assistenza, ma che approfondisce anche il tema dell'inclusivita', dell'istruzione e dall'educazione. A tal proposito, verra' allestito un campo prove per testare le funzionalita' delle sedie a rotelle piu' innovative, mentre all'interno di Horus Sport sara' possibile praticare dal vivo le discipline paralimpiche piu' diffuse; ci sara' anche una ludoteca e un'area riservata al turismo accessibile. Exposanita', ospitera' inoltre il Meeting Internazionale Iso, che dopo Gran Bretagna, Cina e Giappone, fara' tappa a Bologna per parlare di standard Iso per carrozzine.
Tornando ai dati, per quanto riguarda il grado di scuola in cui sono inseriti, il 10% degli alunni disabili emiliano-romagnoli frequenta la materna, il 38% la primaria, il 25% le medie e il 28% le superiori. L'incidenza piu' elevata di alunni con disabilita' e' invece in Abruzzo (3,3% sul totale degli alunni della regione), Lazio (3,2%) e Liguria (3%) mentre Basilicata (2%), Calabria (2,1%) e Friuli-Venezia Giulia (2,1%) hanno i tassi piu' basso. L'Emilia-Romagna e' decima con il 2,6%.
Il sostegno, sottolineano ancora gli organizzatori di Exposanita', "gioca un ruolo chiave nell'integrazione. Se a livello nazionale il rapporto tra numero di alunni con disabilita' e posti per il sostegno e' di 1,85 nell'anno 2014-2015, in Emilia-Romagna e' di 2,05". Il rapporto e' piu' basso nelle regioni del Sud Italia: in Molise viene affidato un incarico per il sostegno ogni 1,38 alunni con disabilita', in Calabria, uno ogni 1,49. Viceversa, il rapporto aumenta al Nord, dove spiccano Veneto (2,10) e Liguria (2,09).
Exposanita' sottolinea anche il tema delle barriere tecnologiche: molte scuole non hanno postazioni informatiche destinate alle persone con disabilita': in Emilia-Romagna il 17,3% delle primarie e il 16,7% delle medie "ancora non si e' dotata di postazioni informatiche" per chi ha degli handicap. "L'ideale sarebbe avere all'interno dell'aula stessa una postazione informatica con periferiche hardware speciali e programmi specifici per l'insegnamento, ma solo cinque scuole primarie su 10 (53,6%) ed il 44,9% delle secondarie di primo grado hanno aule dotate di queste attrezzature. Un dato, seppur insufficiente, comunque nettamente superiore alla media nazionale".
Infine, le classiche barriere architettoniche: oltre al sostegno didattico, gli alunni con disabilita' necessitano di servizi per il superamento delle barriere architettoniche, come scale a norma, ascensori, servizi igienici specifici, segnali visivi, tattili e acustici, percorsi interni ed esterni che facilitino gli spostamenti. Se in Emilia-Romagna si registra una percentuale abbastanza alta di scuole che hanno scale a norma (83,7% di scuole primarie e 89,4% di secondarie di I grado) e servizi igienici a norma (89,5% di scuole primarie e 92,8% di secondarie di I grado), rimangono appannaggio di pochi istituti le mappe a rilievo e i segnali visivi, acustici e tattili che sono presenti in solo il 37,5% delle scuole primarie e nel 36,7% delle medie: un dato comunque superiore rispetto alla media nazionale. Situazione leggermente migliore, seppur insufficiente, per quanto riguarda percorsi interni ed esterni facilmente accessibili: solo il 50,1% delle scuole primarie e il 52,2% di secondarie di I grado ne e' dotata.
"La scuola deve essere il luogo dell'inclusione per eccellenza- afferma Marilena Pavarelli, Project Manager di Exposanita'- in fatto di strutture e strumenti tecnologici che mette a disposizione ma soprattutto per il ruolo che svolge per l'affermarsi di una cultura dell'apertura e dell'accettazione per l'altro che non puo' trovare terreno piu' fertile che a scuola, appunto. Exposanita' offrira' una serie di appuntamenti pensati per coloro che seguono gli alunni con necessita' speciali- famiglie, insegnanti di sostegno, logopedisti, fisioterapisti e terapisti occupazionali- in un ciclo di iniziative che spazieranno dalla comunicazione aumentativa, ai disturbi dell'elaborazione sensoriale, ai prodotti informatici in fatto di tecnologie assistive".
(Wel/ Dire)
|