Concorso, Gilda: Lavoro estenuante per commissari
"E compensi da fame, trattamenti ai limiti dello sfruttamento"
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 14 mar. - "Carichi di lavoro estenuanti e compensi da fame per i commissari del prossimo concorso". La denuncia arriva dalla Gilda degli Insegnanti che definisce "ai limiti dello sfruttamento" il trattamento economico riservato ai docenti cui spetta il delicato compito di esaminare i candidati.
Poiche' il bando del nuovo concorso stabilisce una tempistica precisa per lo svolgimento degli scritti (150 minuti) e degli orali (45 minuti a candidato), calcolando almeno 20-30 minuti per la correzione di un compito, un commissario che debba giudicare almeno 100 candidati sara' presumibilmente impegnato per una media di 50 ore per la correzione e 75 ore per gli orali. Alle 125 ore, si devono poi aggiungere almeno 10 ore per le riunioni di commissione e la sorveglianza alle prove. In tutto, 135 ore di lavoro qualificato. A conclusione del concorso, con soli 100 candidati (una cifra molto prudente rispetto alle previsioni dei concorrenti per commissione), un commissario prendera' 259 euro lordi, pari a 1,9 euro per ogni ora.
"Il lavoro che svolgeranno questi insegnanti- afferma Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti- e' di estrema importanza perche' consiste nel selezionare i futuri docenti che si occuperanno dell'istruzione degli studenti.
Ciononostante, i commissari riceveranno un compenso decisamente non all'altezza della grande responsabilita' affidata. Inoltre questi docenti non potranno godere di alcun esonero dal servizio e quindi saranno costretti a tour de force assurdi tra attivita' didattica e commissioni concorsuali. Un super lavoro che li vedra' impegnati anche nei mesi di luglio e agosto, con una conseguente lesione del diritto alle ferie".
Conclude il coordinatore della Gilda: "Chiediamo pertanto che vi sia un intervento politico urgente, per evitare che le commissioni siano svuotate delle professionalita' richieste, e che siano adeguatamente riconosciuti in termini economici e normativi, per esempio con esonero dalle lezioni e dagli impegni scolastici, i complessi impegni e le responsabilita' a carico dei commissari di concorso".
(Wel/ Dire)
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