(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 30 mag. - Sono migliaia i giovani che hanno partecipato, il 23 maggio a 'PalermochiamaItalia', la manifestazione che ha unito 8 piazze d'Italia per dire 'no' alla mafia. L'evento vuole ricordare anche il 24esimo anniversario della strage di Capaci, ad opera di Cosa Nostra, dove persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e 3 membri della scorta. Milano, Firenze, Pescara, Roma, Napoli, Barile (Potenza), Bari, Reggio Emilia e Palermo simbolicamente unite da una lunga catena umana. Mani di studenti, cittadini e volontari strette idealmente a quelle di magistrati, esponenti delle forze dell'ordine e politici per 'dimostrare' che uniti si puo' vincere perche', come ha detto dall'aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, il neo capo della Polizia, Franco Gabrielli, "questi fenomeni credo che purtroppo non debbano essere trattati in maniera localistica, regionalistica. Oggi il tema della criminalita' organizzata e' un tema nazionale e transazionale". Per battere le mafie, ha poi ribadito il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, "la comunita' della scuola italiana e' lo strumento piu' forte e potente che abbiamo. La scuola - ha aggiunto il ministro- e' il luogo in cui si puo' fare un'educazione complessiva al rispetto delle regole. L'ignoranza che genera paura e' il nemico che dobbiamo combattere".
Noi di diregiovani.it, insieme all'Agenzia di stampa Dire, abbiamo seguito 'PalermochiamaItalia' in molte piazze italiane raccontando le diverse esperienze messe in campo dagli studenti italiani per non dimenticare il sacrificio di chi, anche a costo della propria vita, ha detto no ai poteri di Cosa Nostra.
Palermo - "Con la mia esperienza tra i giovani posso dire che tanto e' cambiato. Soprattutto grazie ai nostri insegnanti, i giovani a poco a poco stanno creando una societa' diversa. Ed e' per questa speranza e per far si' che forse finalmente si avveri quel che diceva Giovanni che 'la mafia e' un fatto umano e avra' una sua fine', che siamo qua: per dare ai nostri giovani quei valori necessari per creare una societa' diversa". Questo il significativo e commovente messaggio della presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Maria Falcone, entrando nell'Aula Bunker dell'Ucciardone di Palermo. Qui si e' svolto un processo che ha sancito il successo di un metodo ma che ha anche segnato la condanna a morte di Giovanni, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo"... (il servizio completo sul sito) Reggio Emilia - Anche Gattanico rinnova il suo impegno per la legalita' e contro le mafie Casa Cervi torna 'piazza' del progetto Miur-Fondazione Falcone. A Casa Cervi, luogo simbolo della resistenza e dell'antifascismo, mamafia gattatico anche di quella Reggio Emilia definita "epicentro" delle infiltrazioni della n'drangheta in regione, vengono in particolare presentati gli elaborati di circa 150 studenti provenienti dalle scuole di Bressanone, Bolzano e Trento (dal Trentino), oltre che di Badia Polesine, Verona e Peschiera del Garda (dal Veneto) e Reggio Emilia, Scandiano e Monterenzio(per l'Emilia-Romagna)... (il servizio completo sul sito) Firenze - "Noi la mafia non la digeriamo". Lo hanno scritto nell'albero della legalita' affisso nella parete dello Spazio Reale a Campi Bisenzio (Firenze). Lo hanno messo in un video i ragazzi dell'istituto comprensivo "Sandro Pertini" di Capannoli, in provincia di Pisa, che scimmiottando e prendendo un po' in giro MasterChef lanciano un messaggio chiaro: ai cibi 'corrotti' dalle mafie meglio la pizza tricolore, "bianca come la purezza dei bambini, rossa come il sangue versato dalle vittime"... (il servizio completo sul sito) Napoli - L'esibizione del coro giovanile del teatro San Carlo, diretto da Claudio Morelli, ha aperto la tappa napoletana della manifestazione Palermochiamaitalia. "La morte lascia inevitabilmente un segno - ricorda Alessia, giovanissima studentessa di Napoli - tuttavia dalla morte c'e' sempre una rinascita. Siamo qui non per ricordare ma per dare una risposta. A queste morti rispondiamo con la vita, con la gioia, con la felicita' e con la musica"... (il servizio completo sul sito) Roma - "Non vogliamo delegare ad altri la lotta contro la mafia". A pronunciare la frase il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti in occasione del suo intervento a #palermochiamaitalia. "La mafia e' forte quando isola chi combatte contro la mafia - ha detto ancora - oggi siamo qui per ricordare le vittime della strage di Capaci e della mafia. Tutti possiamo fare qualcosa contro la mafia" e quando "tutti sanno che siamo uniti, la societa' e' piu' forte. Chi lotta contro la mafia non sia mai solo e isolato"... (il servizio completo sul sito) (Wel/ Dire)