(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 16 mag. - La memoria "contro il rischio di dimenticare il sacrificio di queste persone" che hanno fatto tanto per l'Italia. Quelle persone che hanno fatto qualcosa di "straordinario, eccezzionale" dando la vita per il proprio paese. Sono alcuni dei passaggi dell'intervento del ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, intervenuta a Roma al convegno 'Francesco Coco e Vittorio Occorsio a 40 anni dalla loro uccisione'. I due magistrati furono uccisi dal terrorismo.
All'incontro, aperto da un emozionante coro delle Mani Bianche dell'Istituto Statale di Istruzione Specializzata per sordi 'Antonio Magarotto' di Roma, hanno preso parte, tra gli altri, anche il vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Giovanni Legnini e il Sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico Antonello Giacomelli.
"Dare la vita per il proprio Paese per stare dalla parte della liberta', della democrazia e della legalita', non dovrebbe essere mai necessario- ha detto ancora il ministro Giannini- Ma se lo e', se diventa necessario, e' straordinario, eccezionale". Continua il ministro: "Noi siamo qui per rispondere con la memoria al rischio di dimenticare il senso del sacrificio di queste persone". La titolare del dicastero di viale Trastevere ha sottolineato l'importanza di eventi come quello che si e' tenuto in Cassazione, parlando di un qualcosa "che gli insegnanti non trovano nei libri di storia- ha detto- La scuola puo' fare quasi tutto". Giannini ha inoltre parlato dell'importanza dell'indagine civica "che viene fatta nelle scuole" e ha ribadito come quella in ricordo di Occorsio e Coco sia una "manifestazione straordinaria" e anche "le nuove esperienze che stiamo facendo con il Csm, la Dia, l'Anm e tutte le istituzioni che lavorano tutti i giorni in maniera normale, quotidiana". Ricordando l'esperienza di pochi giorni prima con la notte bianca della legalita', il ministro ha sottolineato come "questa scuola possa fare tutto".
(Wel/ Dire)