(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 16 mag. - Visita in Abruzzo del sottosegretario al Miur, Davide Faraone che si e' recato a far visita al liceo classico Gian Battista Vico di Chieti accompagnato tra gli altri dal direttore dell'ufficio scolastico regionale del Molise, Anna Paola Sabatini.
Il sottosegretario - che e' stato accolto dal coro scolastico che ha intonato anche l'Inno di Mameli - ha incontrato studenti, docenti e dirigenti scolastici per parlare di Buona Scuola, di innovazione e di stato dell'arte del settore.
In particolare, Faraone si e' soffermato su due aspetti: autonomia scolastica e digitalizzazione: "In molti- ha spiegato nel corso dell'incontro- ci chiedono di cambiare o modificare il piano didattico dei vari istituti superiori. Questo ad esempio e' un liceo classico, e qualcuno potrebbe richiedere un aumento delle ore di greco o latino".
Tuttavia, "e' proprio qui che entra in gioco l'autonomia scolastica. Grazie a questo strumento sono i singoli istituti che collettivamente e autonomamente possono decidere il proprio piano didattico".
"Perche'- si chiede Faraone- far decidere percorsi che potete decidere voi stessi, al Miur o alla gente dentro ai palazzi?".
E ancora, "da adesso non bisognera' piu' chiedere di aumentare le ore di informatica, perche' l'informatica dovra' entrare in tutte le ore e in tutte le materie. Questo- ha concluso- e' un elemento fondamentale per una scuola e un Paese al passo con i tempi".
Con questo risultato si inizia a togliere di mezzo alcuni stereotipi legati al meridione. "Al Sud ci sono eccellenze importanti che e' bene sottolineare" ha detto Faraone a margine dell'incontro riferendosi al progetto scolastico 'OpenCoesione' che ha visto nella top ten due istituti del Molise. "E' tuttavia evidente che un divario con il Nord c'e' ancora e che coincide con quello economico e sociale. E proprio le prove Invalsi ci servono per capire quali sono le zone dove maggiormente siamo indietro".
"Siamo coscienti- ha aggiunto il sottosegretario- che ci sono delle ottime esperienze al Sud ma che dobbiamo spingere sempre di piu'".
(Wel/ Dire)