(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 4 lug. - "La valutazione dei dirigenti scolastici e' uno strumento importante e necessario soprattutto oggi che, con la legge 107, questi dispongono di poteri fin troppo ampi. Cio' detto, non e' il controllo ministeriale, di un ministero fortemente politicizzato, la soluzione. Dunque, non condividiamo assolutamente la direttiva per la valutazione dei dirigenti scolastici appena emanata perche' rischia di rivelarsi uno strumento attraverso il quale la politica allunga ulteriormente i suoi tentacoli sull'autonomia scolastica e mette ancor di piu' in un angolo l'istruzione pubblica". Lo affermano i parlamentari M5S in commissione Cultura.
Poi, aggiungono: "Purtroppo a causa della lottizzazione selvaggia realizzata dai partiti nel corso del tempo oggi non e' realistico considerare come terzi molti degli apparati ministeriali e, dunque, anche quelli del Miur. Se i dirigenti ministeriali vengono piazzati dal governo e, dunque, dai partiti, e' impensabile che possano agire senza rendere conto di questo elemento. Che il controllo sui dirigenti scolastici, dunque, avvenga ad opera di un nucleo composto anche da ispettori ministeriali non e' di per se una garanzia. L'uso strumentale di istituzioni ed enti pubblici non sarebbe una novita': citiamo qui solo il caso dell'Anvur, il quale e' solo parzialmente un organismo tecnico. In realta' si tratta di uno strumento nelle mani del ministro per tagliare fondi e decidere quali universita' sostenere o affossare".
(Wel/ Dire)