Cistantino: Ora si affronta prevenzione violenza non solo tema punitivo
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 4 lug. - In Commissione Cultura della Camera dei Deputati inizia l'iter della legge sull'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole fortemente voluta da Sinistra Italiana. "Una giornata storica per quanti hanno creduto nella nostra proposta di legge, e continuato a fare pressione dal basso affinche' venisse discussa in Parlamento. Siamo davvero all'inizio, il percorso e' ancora lungo un dato pero' c'e': finalmente il Parlamento discutera' di 'prevenzione' - e non soltanto di leggi punitive e securitarie - alla violenza maschile sulle donne, all'omofobia e al bullismo". Lo afferma la deputata di Sinistra Italiana Celeste Costantino, presentatrice della proposta di legge sull'introduzione dell'educazione sentimentale nelle scuole.
La proposta che inizia il suo cammino, prosegue l'esponente di Si, "si e' avvalsa di una cosa fondamentale: la partecipazione. Dall'ascolto delle operatrici dei Centri antiviolenza di moltissime citta', ai suggerimenti avuti da insegnati, dirigenti scolastici, associazioni, cooperative, movimenti, case editrici, giornalisti, psicologi e pedagogisti. Oggi siamo di fronte a una nuova sfida, quello che noi proviamo a sancire in un testo di legge esiste gia', il problema e' che solo alcuni hanno la fortuna di averne accesso. Con questa legge, invece, rendiamo organico e strutturale un modello di insegnamento che, laddove e' stato fatto, ha prodotto risultati importanti. In Italia come in Europa", prosegue Costantino.
Non a caso, la Convenzione di Istanbul caldeggiata dalla presidente della Camera Laura Boldrini, votata all'unanimita' ormai tre anni fa, "chiedeva agli Stati di inserire l'educazione all'affettivita', prima si chiamava educazione sessuale, nelle scuole di ogni ordine e grado. L'hanno riconosciuta necessaria tutti i paesi del nord Europa poi l'hanno assunta anche la Germania, la Francia, l'Olanda, il Regno Unito, la Spagna.
Lasciando l'Italia e la Grecia come unici Paesi in cui nulla in termini normativi e' mai stato fatto. Ora tocca a noi", conclude.
(Wel/ Dire)