"Soprattutto al Sud non hanno capito che e' utile anche per loro"
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 4 lug. - "Il blocco culturale che per 50 anni ci ha visto protagonisti in questo Paese nel mancato dialogo tra scuola e mondo del lavoro riguardava sia l'istruzione che le imprese. Noi quel muro lo abbiamo abbattuto, il mondo della scuola e' pronto al dialogo con il mondo del lavoro ma in alcuni casi sono loro a non volerlo questo dialogo". Lo dice all'Agenzia Dire il sottosegretario all'Istruzione, Gabriele Toccafondi, che a Napoli ha parlato di alternanza scuola-lavoro.
Per l'esponente del governo, alcune imprese, soprattutto al Sud, "non hanno capito che l'alternanza e' utile anche per loro. Per questo, l'ennesimo appello che rivolgo a tutto il Paese e' per una nuova scuola. Le competenze non puo' darle solo la scuola, possiamo dare prospettive e competenze solo se in questo Paese inizia un dialogo. Ma questo dialogo non si fa da solo". Toccafondi esclude l'ipotesi di una mobilita' su tutto il territorio nazionale degli studenti in alternanza, perche', "deve essere fatta sul proprio territorio". Parlando della Campania, il sottosegretario del Miur ha specificato che "occorre fare di piu', portando l'intero sistema a percentuali di eccellenza e dando la possibilita' ai ragazzi di trovare occupazione.
Quest'anno - aggiunge - abbiamo invertito la rotta ma nessuno ha la bacchetta magica. Certo, l'importante e' aver invertito la rotta, aver permesso al mondo del lavoro di entrare nella scuola, si tratta di istruzione a tutti gli effetti".
"ITS e alternanza scuola-lavoro sono sistemi che funzionano perche', finalmente, oltre alla conoscenza e al sapere si affiancano le competenze, ovvero il saper fare. Con l'alternanza scuola-lavoro, storia, geografia e matematica resteranno nei piani di studio, cosi' come le interrogazioni, ma a queste si affiancano quelle competenze che puo' dare solo il mondo del lavoro" ha aggiunto raccontando come il governo Renzi "abbia introdotto in modo obbligatorio, nel triennio di Tecnici e Professionali, 400 ore di alternanza e 200 nei Licei perche' e' scuola a tutti gli effetti, anche se fatta in modo differente".
"Gli studenti - spiega Toccafondi - potranno spendere queste competenze pratiche, finora non era cosi'. Gli ITS ci hanno dimostrato che il sistema funziona perche' i primi diplomati dopo un anno hanno trovato un lavoro, la meta' di questi a tempo indeterminato, coerente con il titolo di studio rilasciato". Per il sottosegretario, gli ITS funzionano perche' sono "autonomi, gestiscono risorse di Miur e Regioni ma restano autonomi nella gestione, fatta insieme da scuole e aziende".
(Wel/ Dire)