(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 27 giu. - "Tracce buone e interessanti"; "La piu' temuta? La terza prova". Sembra essere un coro unanime quello del liceo classico romano Giulio Cesare al termine della prima prova degli esami di maturita'.
Sono abbastanza rilassati, si diceva, i volti dei ragazzi che iniziano a uscire dalle aule del liceo Giulio Cesare intorno alle 13. I piu' con il vocabolario in mano, ridono, scherzano e si abbandonano al calo di tensione tipico di questi momenti. Alcuni improvvisano qualche palleggio nel cortile di fronte all'istituto, altri corrono al bar per lo spuntino pre-pranzo, perche' il calo della tensione e' sempre accompagnato dalla crescita dell'appetito. E tutti hanno voglia di raccontare la loro esperienza. La loro prima grande prova.
"Il valore del paesaggio", e' questo il tema scelto da Alessandro e Luca. Il paesaggio che "andrebbe valorizzato perche' puo' rappresentare una fonte di guadagno per la societa'". Un tema a cui "abbiamo dato un'impronta politica", partendo "dall'articolo 9 della Costituzione, elemento che certifica come il nostro Paese abbia sempre dato una grande importanza alla tutela dell'ambiente" e come questa tutela "sia andata perdendosi nel tempo". Nel tema di uno dei ragazzi, c'e' posto anche per una citazione particolare: Luca cita infatti il "documento di Sgarbi", all'interno del quale viene auspicato un ritorno dell'Italia ad essere "il giardino dell'Europa" puntando su "l'ecosostenibile" e, appunto, "guardando al passato".
Tema storico invece per Francesca: "I 70 anni dal voto delle donne", una traccia "molto bella e molto attuale visto anche il ruolo sempre piu' di primo piano che le donne stanno rivestendo nella societa'". "Rapporto padre-figlio nel 900", invece per Francesco. Quindi "Freud, complesso di Edipo, Italo Svevo", tutti elementi che ruotano intorno al rapporto "padre-figlio dal preguerra". Com'e' andato? "Ovviamente bene". Poi la seconda prova, ma la preoccupazione e' piu' rivolta verso la terza: "non siamo preoccupati, domani e' un altro giorno. Ora andiamo a dormire". D'altronde, "se abbiamo tradotto per 5 anni, tradurremo pure domani...".
Chiara ha invece optato per la traccia socio-economica, spera di "non essere andata fuori tema" ma si dichiara "fiduciosa". Un po' meno la sua compagna Valeria: "il professore di Italiano era esterno e non so se apprezzera' il mio modo di scrivere". Ad accumunarre le due, il solito timore: la terza prova, "e' la piu' difficile".
Infine Alessandra, anche per lei la scelta e' ricaduta sul tema letterario e quindi "rapporto padre-figlio". Un argomento, "che mi e' piaciuto perche' i testi erano molto interessanti- ha spiegato- soprattutto quelli di Saba e Kafka". Alessandra sorride, e' soddisfatta della sua prova: "Ma deve piacere agli insegnanti, non a me". Anche per lei lo spauracchio non cambia: "La terza prova mi spaventa molto, sono 5 materie con poco tempo a disposizione (2 ore e 30 ndr)". Domani? "Speriamo che la versione sia facile, ma non mi spaventa".
E in caso contrario la speranza (di copiare) e' l'ultima a morire...
(Wel/ Dire)