"L'abbiamo messa tra i primissimi punti del nostro programma"
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 6 giu. - "La nostra e' una scuola che da anni presta attenzione all'importanza della lingua, del conoscerla e dell'esserne completamente in possesso. C'e' una legislazione che ha riconosciuto il valore della lingua come quello del dialetto e del bilinguismo di fondo, che va valorizzato. Ma oggi deve preoccuparci la centralita' della lingua nazionale non solo come strumento di interpretazione della realta', ma anche e soprattutto di come usarla attraverso una dizione corretta, un registro corretto". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, ai microfoni del programma 'Voice Anatomy' condotto da Pino Insegno su Radio24.
"Ad esempio- ha spiegato il ministro- si sta perdendo il senso dell'adeguatezza del contesto, dei ruoli, che vanno segnalati anche con la lingua. La lingua e' un organismo vivente, aperto, ma bisogna possederne tutti i registri e i livelli. Se non li possiedi sei limitato, impoverito. Noi abbiamo un altro patrimonio educativo che non tutti i Paesi hanno: la tradizione della prova orale. L'esporre a voce un argomento, dove non si puo' copiare e si capisce se un ragazzo e' padrone dell'argomento. Anche in questo caso bisogna cercare di valorizzare cio' che facciamo da secoli: la lingua sia un obiettivo della nostra scuola. Noi, anche con le nuove politiche educative che abbiamo messo in campo in questa legislatura, l'abbiamo messa tra i primissimi punti del nostro programma".
(Wel/ Dire)