"Serve gestione pubblica diretta di importante bene comune"
(DIRE-Notiziario Scuola) Roma, 11 gen. - "Apprendiamo dalla stampa che esisterebbe un piano di vendita degli asili e di cessione allo Stato di scuole dell'infanzia di proprietà comunali. Sarebbe quanto previsto nel documento unico di programmazione (Dup) 2016-2018. Non conosciamo e non siamo stati informati su questo documento, che dovrebbe tracciare le linee programmatiche dell'azione dell'amministrazione capitolina per i prossimi tre anni. Se le indiscrezioni di stampa fossero confermate, si aprirebbe uno scenario inquietante: una gestione commissariale, che dovrebbe governare Roma per altri 6 mesi, si assumerebbe la responsabilità di stravolgere le quarantennali politiche per l'infanzia della nostra città, rinunciando alla gestione diretta e abdicando al proprio ruolo attraverso una vera e propria privatizzazione di uno dei servizi più delicati e importanti per la città, con conseguenze devastanti per le famiglie e per le lavoratrici". Così in una nota i segretari di Fp Cgil Roma e Lazio, Fp Cisl Roma e Rieti e Uil Fpl Roma e Lazio, Marco D'Emilia, Giancarlo Cosentino e Remo Croce.
"Situazione questa- continuano- che aprirebbe una drammatica e senza precedenti crisi occupazionale per le circa 6.000 educatrici e insegnanti capitoline, senza più alcuna prospettiva per le migliaia di lavoratrici già oggi precarie. È, per altro, nota la posizione sindacale di netto contrasto ad ogni ipotesi di privatizzazione e di rinuncia ad espletare quella funzione di gestione pubblica diretta dell'importante bene comune rappresentato dai servizi all'infanzia di Roma Capitale".
(Wel/ Dire)