Roma, mamma denuncia: Mio figlio vittima bulli, e nessuno interviene
"Una professoressa ha detto anche di non raccontarlo a casa..."
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 22 feb. - "Sono venuta a sapere che mio figlio e' stato minacciato e preso pesantemente in giro da alcuni suoi compagni di scuola piu' grandi in occasione del giorno della Memoria. Mio figlio non voleva dirmi nulla, e' stato un suo amichetto a raccontarmi tutto. In sei contro uno, lo attaccavano, gli facevano battute pesanti, a sfondo sessuale, dicendogli che lo avrebbero picchiato se lo avesse raccontato a me o ai professori. Io sono arrabbiata, perche' un ragazzino deve sentirsi protetto non solo a casa, ma anche a scuola". Questo il racconto della mamma di un bambino di 11 anni che frequenta una scuola media della periferia est di Roma.
Il bambino, ha spiegato la donna ai microfoni di Radio Cusano Campus, e' da tempo vittima di bullismo da parte di alcuni suoi compagni piu' grandi. "Ho chiamato a scuola e mi hanno detto che avrebbero preso provvedimenti immediati, ma poi e' stato fatto ben poco- ha spiegato la mamma- Ci sono dei ragazzi ripetenti che non vengono assistiti dalle rispettive famiglie e che puntualmente rappresentano un vero e proprio incubo per mio figlio. Sono molto amareggiata, anche perche' il tutto e' avvenuto nel Giorno della memoria, a scuola. Tante belle parole, ma poi nessuno fa niente davanti ad un ragazzino che viene preso di mira da cinque o sei suoi compagni di scuola piu' grandi?".
Ma la cosa piu' grave per la donna e' che "una professoressa e' andata da un allievo e gli ha detto che se dovessero ricapitare episodi di bullismo non bisogna dirlo a casa, non bisogna parlarne ai genitori, ma che la cosa deve restare a scuola, deve essere detta soltanto ai professori. Vi sembra giusto che un professore educhi un bambino all'omerta'?".
(Wel/ Dire)
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