Per un blackout elettrico provocato da infiltrazioni gia' denunciate
(DIRE-Notiziario settimanale Scuola) Roma, 22 feb. - Il Gruppo Zero-Sei, la rete di genitori con bambini che frequentano gli asili nido e le scuole materne comunali di Roma Capitale, nato per contrastare i nuovi modelli organizzativi imposti dall'Amministrazione Capitolina, denuncia la chiusura del nido "l'Aquilone" sulla Circonvallazione Appia (VII Municipio). Chiusura dovuta ad un black out elettrico provocato da consistenti infiltrazioni d'acqua, da anni denunciate dalle famiglie e che nel tempo hanno visto lo sgretolamento di controsoffitti e il proliferare di muffe in cucina, nelle stanze dei laboratori e del sonno. 55 bambini da 0 a 3 anni sono quindi rimasti senza il loro nido da lunedi' 15 febbraio, costretti ad essere smistati in 5 diverse strutture del Municipio gia' sature e in cui, con i nuovi ospiti, mancano gli spazi vitali stabiliti per legge ed il rapporto numerico 1/7 educatrici/bambini e' completamente saltato. Francesca Reale, Presidente del Comitato di Gestione del nido e mamma molto attiva nel "Gruppo Zero-Sei", e' un fiume in piena: "Siamo disperati, ma allo stesso tempo indignati! Questa e' 'cronaca di una morte annunciata'àDopo numerose lettere, denunce e richieste di intervento rimaste inascoltate dai referenti del nostro Municipio e del Comune di Roma, e' successo quello che tutti avevamo predetto: il nido non ha retto all'ennesima pioggia ed e' stato chiuso dai Vigili del Fuoco. I nostri bambini sono stati divisi in 5 nidi differenti, con ripercussioni molto pesanti anche per noi genitori. Nella sezione lattanti, ad esempio, c'e' un bambino con una rara malattia degenerativa che necessita' di opportuni spazi e stimoli visivi. Il nido L'Aquilone era stato scelto dalla famiglia dopo la supervisione di un'associazione specializzata e l'intervento di un neuropsichiatra infantile. E' chiaro che con l'arrivo di 11 nuovi bambini questa struttura non e' in nessun modo adatto ne' per lui ne' per gli altri, perche' gli spazi non rispettano la superficie minima prevista per legge".
Cosi' in un comunicato il Gruppo Zero-Sei. "La sezione dei medi- continua Francesca Reale- e' stata invece smistata in due nidi. Anche in questo caso mancano gli spazi per poter sostenere la presenza di altri 12 bambini e il numero delle educatrici e' insufficiente: si lavora al di fuori legge, perche' il rapporto 1/7 tra educatrici e bambini non c'e' piu'. Il dramma nel dramma e' che non si sa neanche quando inizieranno i lavori per poter riaprire il nido, visto che il Municipio come sempre dice di non avere fondi. Per anni si sono presi la responsabilita' di far vivere i nostri figli in un luogo fatiscente e non a norma e oggi ci vietano di utilizzare gli spazi delle scuole materne dello stesso plesso. Nel prossimo incontro con le istituzioni municipali faremo presente anche i disagi che stanno subendo i bimbi che frequentano i nidi che ci stanno ospitando, per i quali sono ormai compromessi i progetti educativi stabiliti dal Comune. Stiamo preparando le azioni legali necessarie che verteranno soprattutto su una congrua richiesta di risarcimento danni." "La chiusura del nido l'Aquilone e' un chiaro esempio delle politiche messe in atto dal Comune di Roma per smantellare poco a poco il sistema scolastico pubblico. Sono anni che l'Amministrazione Capitolina ha smesso di investire nel sistema scolastico pubblico. Ormai asili nido e scuole materne sono solo una voce di spesa da tagliare, al punto che il Commissario Tronca ha inserito nel DUP 2016-2018 la progressiva privatizzazione dei nidi comunali ed il passaggio allo stato di tutte le scuole materne. Noi del Gruppo Zero-Sei stiamo portando avanti con forza una battaglia che riteniamo di civilta'. Perche' solo nei paesi incivili non si investe nella scuola pubblica e si favorisce quella privata. Noi questo non lo consentiremo e metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per invertire la tendenza", dice Alessio Mariucci, papa' dell'XI Municipio e nel coordinamento del Gruppo Zero-Sei.
(Wel/ Dire)